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domenica 24 Agosto 2025
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L’abbraccio di Nuova Cliternia e della diocesi per monsignor Nicolino Pietrantonio

NUOVA CLITERNIA. Nella mattina di oggi, mercoledì 2 luglio, nel clima di lutto cittadino, la comunità di Campomarino si è stretta con profondo dolore e gratitudine attorno al feretro di don Nicolino Pietrantonio, sacerdote amato, guida spirituale e pilastro insostituibile di questa terra.

La celebrazione funebre, carica di intensa emozione, è stata presieduta da tre vescovi: Gianfranco De Luca, Claudio Palumbo e Tommaso Valentinetti. La loro presenza ha testimoniato il grande valore umano e pastorale di don Nicolino, un uomo che ha saputo incarnare con umiltà e dedizione il cuore del ministero sacerdotale. Presente quasi l’intero presbiterio diocesano.

Davvero piccolo il Santuario per accogliere tutti, e appositamente è stato attrezzato anche il sagrato con gazebo per riparare dal sole e sedie. Presenti in prima fila il sindaco Vincenzo Norante (con altri amministratori), il primo cittadino di Fresagrandinaria, i comandanti della stazione Carabinieri e della Polizia locale, col Gonfalone con altri agenti. Molte le associazioni del territorio.

La chiesa era colma di fedeli, amici, confratelli, sacerdoti e rappresentanti delle istituzioni, tutti uniti nel ricordo di un uomo che ha segnato profondamente le vite di molti con il suo esempio di fede autentica e amore per il prossimo.

Nel corso dell’omelia, ricca di parole toccanti, si è evocata la forza della Parola di Dio, quella che don Nicolino ha fatto risuonare nei cuori per oltre sessant’anni, alimentando speranza e fiducia anche nei momenti più difficili.

Don Elio Moretti ha letto la ‘sua’ lettera alla Madonna, un vero saggio con tanta attualità dei problemi che attanagliano la società.

Don Nicolino non è stato solo un sacerdote, ma un vero padre spirituale, un amico sincero, un compagno di cammino che ha saputo costruire ponti e comunità, aiutando tanti a ritrovare la propria dignità e la speranza. La sua opera pastorale, fondata su compassione e dedizione, ha lasciato un’impronta indelebile nella vita di ogni parrocchiano e oltre.

La celebrazione si è conclusa con la preghiera di affidamento all’infinita misericordia di Dio, con la speranza che il frutto del suo lungo e fecondo ministero venga accolto con gioia alle porte della vita eterna.

È stato un momento di grande commozione, ma anche di profonda riconoscenza per un uomo che ha vissuto da autentico pastore, sempre vicino alla gente, con umiltà, coraggio e amore. Campomarino e tutto il Molise perdono una figura insostituibile, ma custodiranno per sempre viva la sua memoria e il suo esempio.

All’uscita del feretro, palloncini colorati fatti volare in cielo e tanti applausi.