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sabato 2 Agosto 2025
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«Parco delle Tre Fonti a Larino, un’oasi verde in stato di abbandono»

LARINO. Il “Parco delle Tre Fonti”, polmone verde tra il centro storico e il Piano San Leonardo a Larino, versa da tempo in condizioni di degrado a causa della mancata manutenzione comunale. Nonostante alcuni annunci di interventi e progetti di riqualificazione, la situazione attuale resta critica, con aree verdi trascurate e strutture inutilizzabili. Sulla questione interviene l’opposizione frentana.

«Polmone verde tra il centro storico e il Piano San Leonardo, il sito è stato oggetto di riqualificazione nel 2015 attraverso la creazione di un percorso naturalistico, lungo circa un chilometro, comprendente il “Parco delle Tre Fonti” e un campetto da calcio.
Un’area in cui si può praticare attività fisica a diretto contatto con la natura o godersi il fresco su una delle tante zone relax dislocate lungo il sentiero di interesse turistico.

Da circa due anni, però, regna solo il degrado per assenza di manutenzione da parte del Comune, tanto che la questione è stata oggetto di discussione in Consiglio comunale.
L’interrogazione della minoranza è stata rivolta direttamente all’assessore al ramo Angela Vitiello, per capire le reali intenzioni dell’amministrazione Puchetti circa i problemi ricadenti su quel sito.

Naturalmente, la risposta, articolata e molto fantasiosa in alcuni punti, è stata insoddisfacente e, come sempre, non documentabile perché frutto di progetti che non esistono neppure sulla carta.
Sorvolando sulla risposta iniziale, il cui sunto è che forse lo stato dell’area è stato messo in evidenza mentre si stava provvedendo alla pulizia di altri siti, a quanto detto, su quell’area esiste una programmazione che ne prevede la pulizia due volte l’anno e, inoltre, il Comune, di concerto con la Provincia, ente proprietario di numerosi lotti ricadenti nel parco, e con l’Istituto Agrario, sta lavorando a un progetto, che coinvolgerà anche le associazioni e i privati cittadini che possiedono alcuni terreni, per interventi di rivitalizzazione come bene pubblico da riqualificare, rendendo più fruibili gli spazi verdi, trasformandoli in luoghi di aggregazione e benessere, integrando anche la creazione di un orto botanico, idea, quest’ultima, che avrebbe già incontrato il favore dell’ente provinciale (giocando in casa perché il Presidente è Pino Puchetti) e quello, entusiasta, della dirigente scolastica dell’Agrario.

Ma non è finita qui, perché “nel medio-breve tempo” (formula molto cara agli amministratori, perché permette di non stabilire un termine preciso) verrà realizzata anche la pubblica illuminazione, soprattutto lungo la scalinata che dal centro storico conduce al parco.

Per quanto riguarda la proposta di rivitalizzazione del sito, l’idea è sicuramente buona, ma rimane un’idea perché negli uffici competenti, al momento, non esiste nessun progetto ufficiale né uno studio di fattibilità, tantomeno una previsione di spesa che indichi anche i fondi attraverso i quali verrà realizzata l’opera. Come si fa ad aprire un “dialogo sinergico” con i soggetti coinvolti, senza poter fattivamente illustrare il progetto?

In generale, come già ricordato durante la seduta consiliare, la riqualificazione dell’area è costata alla vecchia amministrazione, quindi ai cittadini di Larino, ben 175.000 euro che, allo stato attuale, sono stati spesi inutilmente, viste le condizioni di degrado, con panchine usurate, erba che rende il cammino, turistico e no, impraticabile e bacheche informative sovrastate dalla vegetazione, con l’aggravante del campetto da calcio – unica area sportiva per i ragazzi del centro storico – non più utilizzabile.

Ad oggi, a quasi un mese di distanza dalla relativa interrogazione, il parco non ha visto nessuna operazione di manutenzione, nonostante l’assessore Vitiello abbia dichiarato esplicitamente la necessità di “intervenire in maniera energica e in tempi più celeri”.
Ma i tempi, forse, rientrano sempre in quell’intervallo indefinito della magica formula medio-breve».