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sabato 2 Agosto 2025
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“Molise. Il paesaggio di Giose Rimanelli” nei luoghi del Maack

CASACALENDA. “Molise. Il paesaggio di Giose Rimanelli” nei luoghi del Maack. Torna a Casacalenda nel centenario dalla nascita l’autore italo- americano di origini molisane, figura di spicco del Novecento letterario e non solo, scomparso nel 2018, torna idealmente a casa nel Festival “Costruiamo Paesaggio”, a cura dell’associazione Culturale Kalenarte Maack per la direzione artistica di Massimo Palumbo e dell’Amministrazione comunale di Casacalenda, Festival giunto alla sua quarta edizione quest’anno. Sette giorni di eventi, performance, laboratori, visite guidate, mostre, conferenze tra Roma, Casacalenda e Termoli, volte ad approfondire il legame tra arte e territorio, per una nuova socialità che si fonda sulla scoperta e valorizzazione del paesaggio.

A presentare Giose Rimanelli attraverso la nuova edizione dell’opere rimanelliane della Rubbettino editore con la curatela della studiosa e docente Anna Maria Milone, saranno l’editore Florindo Rubbettino, Laura D’Angelo, docente a contratto presso l’Università degli Studi del Molise di “Patrimonio Letterario e territorio” e Annalisa Fratianni, docente di Campobasso. Benché la notorietà di Giose Rimanelli sia legata soprattutto al romanzo d’esordio “Tiro al piccione”, sulla guerra civile in Italia vissuta da giovanissimo nelle file dei “repubblichini”, la sua produzione è vastissima. Per più di sessant’anni scrive, alternando l’italiano all’inglese, romanzi, poesie, saggi critici, articoli, sceneggiature.

Così Anna Maria Milone (La valigia è vuota, 2020): «Giose Rimanelli è uno dei grandi “casi” della letteratura italiana del Novecento. I temi della sua opera sono la delicata questione dell’appartenenza, la ricerca di una dimensione che possa accogliere le esperienze di una vita e dunque le straordinarie sfide dell’alterità. Giose Rimanelli, nel suo profondo e raffinato anticonformismo, è una voce che va riscoperta e rivissuta da noi contemporanei, ben oltre il silenzio colpevole di una cultura che lo ho confinato in un segmento polveroso e incerto». L’appuntamento è il 26 luglio, a Casacalenda, presso la Piazzetta degli scacchi, a partire dalle ore 18.