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sabato 2 Agosto 2025
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«Non restate in silenzio sul genocidio a Gaza»

GUGLIONESI. «Appello al mondo cattolico e ai cittadini e cittadine che credono nei principi liberali di destra.

Quello che sta accadendo oggi a Gaza è un genocidio. Basterebbe questo per richiamare un’ampia partecipazione della comunità cattolica, dei suoi rappresentanti e di tutti i comitati locali, oltre che dei cittadini di fede politica differente dalla mia. Tuttavia, l’impressione è che si faccia sempre più fatica a partecipare e a battersi per una causa tanto ovvia quanto giusta.

Questa catastrofe, per definizione genocidio, non è iniziata nello sciagurato 7 ottobre del 2024, ma circa 80 anni fa con l’occupazione illegale della terra palestinese da parte dei sionisti europei e statunitensi.

Noi cittadini italiani abbiamo ottenuto un riscatto nel corso della Storia e abbiamo coltivato nel tempo una tradizione etica tale da poter riconoscere il bene dal male. Nei decenni passati, i partiti presenti in Parlamento, dalla Democrazia Cristiana al Partito Comunista Italiano, elevavano una voce unitaria di condanna nei confronti degli invasori sionisti e sono celebri gli interventi di Giulio Andreotti, Enrico Berlinguer, Sandro Pertini e Bettino Craxi.

Oggi l’Italia è sicuramente un Paese diverso. È un Paese in cui un ministro, e vice presidente del Consiglio, riceve un premio per il suo impegno a favore di Israele-Stato-Genocidario. È un Paese rappresentato da un Governo totalmente immobile e complice del genocidio in atto e da un’opposizione che in parte ancora non riesce a pronunciare la parola “genocidio” per non ledere il legame di subalternità politica con i padroni a stelle e strisce.

Questa è la politica attuale, ma chiedo ai cattolici e a quel mondo politico di destra liberale di non restare in silenzio. A nascondersi (dalle bombe) ci pensano già i palestinesi, purtroppo.

Noi non abbiamo più scuse.

Ci vediamo in assemblea questo sabato, alle ore 10, presso il centro polivalente in via Capitano Verri. E che sia un’assemblea pubblica, democratica e libera». Così l’Arci Francesco Jovine di Guglionesi.