TERMOLI. Poteva trasformarsi in una tragedia sui binari, ma l’intervento dell’Unità Mobile di Volontariato dei City Angels di Campomarino ha cambiato il finale.
«Durante il consueto giro serale dell’unità mobile di assistenza ai senzatetto, i volontari hanno portato a termine un intervento delicato ed estremamente significativo presso la stazione ferroviaria. Dopo aver soccorso una persona che dormiva in biglietteria, i volontari si sono imbattuti in una scena allarmante: la squadra ha notato un giovane in evidente stato di alterazione seduto con le gambe penzoloni sul binario 4, esposto a gravissimi rischi per la sua incolumità. I volontari sono intervenuti prontamente, con sangue freddo e professionalità.
La responsabile ha disposto un rapido intervento: mentre due volontarie, Atena e Fox, chiamavano le forze dell’ordine, il resto del gruppo ha raggiunto il ragazzo attraverso il sottopasso. Con calma e intelligenza emotiva, hanno avvicinato il giovane con il pretesto di offrirgli da mangiare, guadagnando la sua fiducia.
Nonostante il suo stato alterato dall’alcol e i momenti di lucidità alternati a rifiuto, la squadra ha evitato il peggio, soprattutto al passaggio di un secondo treno.
In un momento di particolare tensione, il ragazzo ha fatto un’allusione inquietante verso una volontaria, ma la squadra ha mantenuto sangue freddo. Il vice, Fogg, è rimasto vigile al fianco della responsabile, mentre altri membri cercavano le parole giuste per convincere il giovane a spostarsi.
Grazie alla collaborazione con le forze dell’ordine, e al lavoro di coordinamento con le volontarie rimaste all’ingresso, il ragazzo è stato condotto con discrezione e sicurezza nel sottopassaggio, evitando ulteriori rischi.
Nonostante momenti di tensione emotiva e comportamenti ambigui da parte del giovane, la squadra ha agito con grande attenzione e tatto, evitando il peggio anche durante l’arrivo di un secondo treno. L’intervento è stato concluso con il supporto della polizia, che ha preso in carico il ragazzo, mentre i volontari hanno lasciato cibo e acqua prima di ritirarsi.
“La nostra missione è difendere chi non ha voce, e questa sera il destino ha messo sulla nostra strada un ragazzo che aveva bisogno di noi. E noi c’eravamo. Ogni singola persona che incontriamo merita rispetto e cura. Mi sento orgogliosa della mia squadra, che ha dimostrato coraggio e umanità, nessuno si è tirato indietro, nemmeno la più giovane tra noi”».
L’Unità Mobile rinnova il suo impegno nella tutela dei più fragili, confermando il valore insostituibile del volontariato attivo sul territorio.


