TERMOLI. La tracciabilità dei prodotti della pesca locale, “dal satellite al mare”, è al centro dell’iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale di Termoli, che martedì 1° luglio 2025, nella Sala Consiliare del Municipio in via Sannitica, ha presentato i risultati del progetto europeo “Space2Sea”. Si tratta di un progetto innovativo, sviluppato in collaborazione con partner tecnologici e istituzionali, che mira a digitalizzare l’intera filiera ittica locale attraverso l’uso integrato di tecnologia satellitare, blockchain e sistemi digitali di monitoraggio. Al centro dell’iniziativa l’introduzione di un QR code applicato a ogni lotto di pescato, che consentirà a consumatori ed esercenti di accedere in tempo reale a tutte le informazioni relative alla provenienza e al percorso del prodotto: area di cattura, imbarcazione, condizioni di conservazione, trasporto, lavorazione, vendita. Una vera e propria rivoluzione tecnologica, che intende rafforzare la trasparenza e la sicurezza della filiera alimentare, tutelare la salute pubblica e valorizzare il pescato termolese.
All’incontro, che ha rappresentato anche un importante momento di confronto tra istituzioni, operatori e mondo della ricerca, hanno partecipato il sindaco Nicola Balice, l’assessore alle Attività Produttive Michele Cocomazzi, l’assessore all’Ambiente Silvana Ciciola, il dirigente del IV settore del Comune di Termoli Antonio Plescia, il veterinario del Mercato Ittico Nicola Lucio Zara, il dirigente veterinario ASReM Antonio Marzoli, Luca Di Nicola e Massimo Di Roma di Infoteam, azienda partner tecnologico del progetto, e il consigliere comunale e docente Maurizio Santilli. Tutti gli interventi hanno sottolineato il valore strategico del progetto Space2Sea, che coniuga sostenibilità, innovazione, sicurezza alimentare, legalità e crescita economica.
“Innovazione e sostenibilità sono le parole chiave di questo progetto”, ha detto il sindaco Balice, “a cui il Comune di Termoli ha aderito con convinzione. Il Mercato Ittico è da sempre una sfida per la città: una realtà importante ma complessa, che grazie a piccoli ma significativi interventi come questo può diventare più moderna, più efficiente, più competitiva. La tracciabilità, attraverso il QR code, rende il pescato più qualificato, più trasparente, e consente ai cittadini di sapere esattamente cosa stanno acquistando e mangiando”.
Di grande rilievo l’intervento dell’assessore alle Attività Produttive Michele Cocomazzi, che ha spiegato come il progetto rappresenti un primo passo verso una strategia più ampia di rilancio e valorizzazione del comparto ittico termolese. “La tracciabilità è sinonimo di qualità, consapevolezza e fiducia. Con il QR code, anche seduti al tavolo di un ristorante sarà possibile conoscere in tempo reale la provenienza del pesce servito. Questo rafforza la trasparenza nei confronti dei consumatori e valorizza il lavoro dei pescatori e degli operatori del settore. La sfida è culturale, economica e tecnologica. E va affrontata con una rete di cooperazione tra istituzioni, imprese, tecnici e comunità locali”.
Il progetto Space2Sea punta anche a contrastare la pesca illegale e a rafforzare i controlli sanitari. Il dirigente ASReM Antonio Marzoli ha illustrato i principi della tracciabilità e della rintracciabilità nella normativa europea, sottolineando che ogni operatore della filiera ha l’obbligo di documentare l’origine del pescato e conservare le informazioni lungo tutta la catena produttiva. In caso di irregolarità, la normativa prevede sanzioni e sequestri, ma anche la possibilità di donare il pescato, se idoneo, in beneficenza. Marzoli ha anche voluto smentire alcune credenze errate sulla presenza di metalli pesanti come il mercurio nel pescato locale, precisando che i controlli effettuati regolarmente dimostrano la sicurezza e la salubrità dei prodotti.
Nicola Lucio Zara, nuovo veterinario del mercato ittico, ha illustrato le attività di autocontrollo e certificazione della freschezza del pescato, mentre i rappresentanti di Infoteam hanno presentato i risvolti tecnologici del progetto: oltre al QR code, è in fase di sviluppo un sistema di intelligenza artificiale per il riconoscimento automatico delle specie e delle pezzature del pescato, che supporterà la futura asta online. Quest’ultima, come spiegato dal dirigente Antonio Plescia, consentirà agli operatori del settore di partecipare da remoto, riducendo i disagi e ampliando la platea di acquirenti, soprattutto nel settore della ristorazione.
Il consigliere Maurizio Santilli ha infine evidenziato l’importanza culturale e formativa del progetto, capace di promuovere una nuova consapevolezza tra operatori, cittadini e turisti. Space2Sea non è solo un progetto tecnologico, ma un modello integrato di governance del territorio, in cui digitalizzazione, sostenibilità e identità locale si fondono in una strategia di sviluppo. Termoli si candida così a diventare un punto di riferimento nel panorama nazionale per l’innovazione applicata alla filiera ittica, facendo del pescato non solo un prodotto buono, ma anche sicuro, tracciabile, competitivo e simbolo di una città che guarda avanti.