BASSO MOLISE. In uno scenario agricolo sempre più influenzato dai cambiamenti climatici, il Consorzio di Bonifica del Basso Molise lancia un appello urgente e mirato ai propri consorziati, invitandoli a una gestione consapevole e oculata dell’acqua. Il periodo attuale, coincidente con la campagna irrigua, è caratterizzato da un’intensificata siccità che sta mettendo in crisi la disponibilità idrica e quindi la sopravvivenza delle coltivazioni.
Le criticità evidenziate dal Consorzio
- Le condizioni meteorologiche delle ultime settimane, con temperature particolarmente elevate e assenza di precipitazioni significative, hanno indurito i terreni agricoli in modo tale da rendere difficoltosa la lavorazione.
- Alcune aziende agricole, nel tentativo di agevolare la preparazione dei suoli alla semina, stanno adottando la tecnica dell’innaffiamento superficiale, che consiste nel bagnare leggermente i campi per ammorbidirne la superficie.
- Questa pratica, pur non essendo vietata, comporta un consumo d’acqua significativo che risulta improprio e poco strategico nel contesto attuale, perché sottrae risorse alle colture che necessitano di irrigazioni regolari e intense per mantenere la produzione.
L’importanza dell’irrigazione razionale
L’irrigazione agricola rappresenta in questo momento una priorità assoluta. La scarsità di acqua disponibile, unita alla crescente domanda idrica da parte delle colture in pieno campo, impone una redistribuzione intelligente delle risorse. L’obiettivo è evitare sprechi e garantire continuità produttiva nei momenti più critici, in cui le piante sono esposte a stress idrico elevato.
La posizione di Coldiretti
A sostenere l’appello del Consorzio interviene Coldiretti, che condivide pienamente l’invito al buon senso degli agricoltori. L’organizzazione sottolinea come l’acqua sia un bene comune e limitato, il cui utilizzo deve avvenire secondo principi di responsabilità e solidarietà agricola, soprattutto nei momenti di emergenza climatica.
Secondo Coldiretti, è necessario che gli operatori del settore modifichino temporaneamente le abitudini colturali, evitando quelle pratiche che, pur tecnicamente lecite, non apportano benefici concreti in questo particolare momento e rischiano di compromettere l’accesso all’acqua per usi realmente produttivi.
Verso un’agricoltura resiliente
L’emergenza idrica in Basso Molise è un campanello d’allarme che suggerisce la necessità di rivedere i paradigmi agricoli tradizionali e abbracciare logiche più sostenibili e lungimiranti. In questo senso, il Consorzio invita a:
- privilegiarne l’uso irriguo nei momenti di effettiva necessità
- evitare irrigazioni “di conforto” prive di beneficio reale
- promuovere pratiche agronomiche alternative alla semplice irrigazione superficiale
Il messaggio è chiaro: in tempi difficili, l’acqua non può essere gestita secondo logiche individualistiche, ma dev’essere considerata un patrimonio comune da preservare con intelligenza e spirito collaborativo.