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venerdì 18 Luglio 2025
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Marolla e i giovani del M5S: «Sul Molise Pride il sindaco Balice si nasconde come sempre»

TERMOLI. Sulla diatriba relativa alla mancata concessione del patrocinio comunale al Molise Pride di Termoli arriva il commento di Carlo Marolla, referente Giovani M5S Termoli e Network Giovani Molise.

«Il sindaco Balice ha scelto di negare il patrocinio al Molise Pride, una manifestazione che rappresenta un grido di libertà, uguaglianza e diritti. E lo ha fatto senza offrire alcuna spiegazione concreta, se non una dichiarazione generica, vuota, intrisa di ambiguità. Parlare di “scelta politica condivisa” senza avere il coraggio di entrare nel merito significa una cosa sola: nascondersi.

Il patrocinio richiesto era gratuito, non avrebbe comportato alcun onere per le casse pubbliche. Ma avrebbe avuto un altissimo valore simbolico: quello di un’amministrazione che si schiera al fianco dei diritti civili e delle nuove generazioni che li reclamano. Rifiutarlo non è una scelta neutra, ma un atto politico ben preciso. E dire il contrario è ipocrisia allo stato puro.

Non è un caso, infatti, che il Molise Pride sia stato deliberatamente escluso dal progetto Estate Termolese. Non una dimenticanza, ma un tentativo palese di oscurare l’iniziativa, di marginalizzarla, di farla apparire come qualcosa di “altra natura”, che non appartiene alla città. Una strategia meschina che dimostra quanto sia profondo il disagio dell’amministrazione davanti a una manifestazione che, invece, dovrebbe essere motivo d’orgoglio per ogni comunità democratica.

Come se non bastasse, tutto è stato studiato per deviare il corteo del Pride, per impedirgli di attraversare i luoghi simbolici della città, come il Municipio o il castello. Un messaggio chiaro: “va bene che esistiate, purché non siate visibili”. Ma noi rifiutiamo questa logica del compromesso.

Sindaco, abbia almeno la decenza di dirlo apertamente: lei si vergogna del pride. Se avesse avuto davvero coraggio e convinzione, avrebbe vietato la manifestazione. Ma non ha osato. Come sempre, cerca di stare in mezzo, di accontentare tutti, di galleggiare. È il sindaco dell’incertezza, il Sindaco del “fare e non fare”, il sindaco che ha paura di decidere. E la paura, in politica, è la peggior forma di irresponsabilità.

Le sue dichiarazioni sono gli ennesimi modi per non assumersi responsabilità davanti a una città che chiede chiarezza e posizioni vere, non frasi astratte che non portano a nulla.

Come rappresentante dei giovani termolesi del M5S, non posso che esprimere indignazione e rabbia per questa ennesima dimostrazione di ipocrisia istituzionale. I giovani hanno bisogno di istituzioni coraggiose, che li ascoltino, che li rappresentino, che non abbiano paura di lottare per i diritti, anche quando questo comporta esporsi.

Il Molise Pride ci sarà. E sarà più forte, più luminoso, più determinato che mai. A testimoniare che esiste un’altra Termoli: aperta, inclusiva, moderna. E che noi giovani non ci rassegniamo a essere invisibili. Chi ha paura delle nostre rivendicazioni, si faccia da parte».