BASSO MOLISE. Estate, tempo di divertimento ma anche di preoccupazioni crescenti per le forze sanitarie e le famiglie. Negli ultimi giorni, infatti, si registra un preoccupante aumento dei casi di coma etilico tra i minorenni sulle spiagge e nei locali notturni del litorale molisano, con episodi gravi che hanno richiesto interventi urgenti da parte del 118.
Solo nella notte tra ieri e oggi a Campomarino Lido, si è reso necessario l’intervento di ben tre ambulanze, di cui due medicalizzate, provenienti da Termoli, Larino e Montenero, per soccorrere diversi ragazzi minorenni in stato di incoscienza dovuto all’abuso di superalcolici. Due di loro sono stati trasportati in codice rosso al pronto soccorso, in condizioni critiche.
Simili episodi erano già stati segnalati qualche settimana fa a Termoli, sul lungomare, dove giovani hanno rischiato la vita a causa di un consumo eccessivo e irresponsabile di alcolici forti.
Il fenomeno, che sta assumendo proporzioni allarmanti, mette sotto pressione i servizi di emergenza e rappresenta un campanello d’allarme sociale e sanitario. Il personale medico del 118 segnala come questa tendenza sia legata a una crescente diffusione dell’abuso di superalcolici tra i giovanissimi, spesso spinti dalla pressione del gruppo e dalla scarsa consapevolezza dei rischi.
Un disagio giovanile che va oltre la semplice trasgressione, trasformandosi in un vero problema di salute pubblica, che richiede attenzione e interventi mirati. Ogni chiamata per coma etilico impegna risorse preziose, sottraendole ad altre emergenze, e pone questioni importanti su come famiglie, scuole e istituzioni possano collaborare per prevenire questi episodi drammatici.
Le forze dell’ordine e le autorità locali stanno intensificando i controlli, ma la soluzione deve partire da un impegno collettivo per educare i giovani a un uso responsabile dell’alcol e a riconoscere i pericoli insiti in certi comportamenti.
Il messaggio è chiaro: la salute e la vita dei ragazzi non possono essere messe a rischio dall’abuso di sostanze e dalla superficialità con cui spesso vengono affrontati questi temi.
La comunità è chiamata a una riflessione profonda, affinché questa estate non diventi sinonimo di tragedia e sofferenza, ma di crescita, responsabilità e speranza.


