TERMOLI. Le strutture Asrem del distretto basso Molise che dialogano e cooperano da loro, per decongestionare i reparti ospedaliere e integrare quella svolta rappresentata dalla Medicina del territorio, per poi estendere ancora ai medici di base, che completerebbero il cerchio.
Decolla il servizio di geriatria territoriale, illustrato stamani in via del Molinello da Giovanni Giorgetta, Giovanni Di Santo, Francesco Roberti e Salvatore Di Prisco, nonché dall’infermiera Angelantonella Garofalo, intervenuta anche Mariella Vaino per il Comune di Termoli, con Pierpaolo Oriente a rappresentare il San Timoteo e Adele Molinaro, che ha evidenziato le peculiarità del centro iperbarico del Vietri.
Occasione per siglare il protocollo d’intesa tra Medicina Interna delSan Timoteo, con Nicola Rocchia, e il reparto di Riabilitazione del ‘Vietri’ di Larino.
Questo progetto del team di cure intermedie, che vede coinvolto il geriatra e collabora strettamente con la medicina generale e gli altri operatori sanitari del territorio, ha l’intento di supportare la medicina generale. Si tratta di pazienti anziani in una regione con un indice di vecchiaia molto elevato: 253 anziani ogni 100 giovani; gli over 65 sono circa 70.000 su una popolazione di 290.000 abitanti.
Il supporto è indirizzato ai medici di medicina generale: si vuole ribadire il concetto che a casa si può curare. Prendiamo in carico pazienti anziani fragili, con l’obiettivo di compensarli e migliorare la qualità della loro vita, evitando accessi spesso inappropriati in pronto soccorso e ricoveri ospedalieri che risultano destabilizzanti per l’anziano, che fa fatica a rientrare a domicilio e spesso necessita di ulteriori percorsi e spese, sia per la comunità che per i familiari.
Il team operativo viene attivato dal primo contatto tra il medico di medicina generale e la centrale operativa territoriale, che raccoglie i dati e attiva il percorso del team stesso.
Il percorso può variare a seconda della situazione: potrebbe essere un semplice teleconsulto fra lo specialista e il medico di medicina generale, scambiandosi notizie e dando indicazioni, con una possibile risoluzione in questo modo.
Oppure potrebbe prevedere un consulto più approfondito, una presa in carico con telemedicina o visita domiciliare.
Tra i percorsi attivabili: il teleconsulto con il medico di medicina generale, che a casa del paziente ha un infermiere che rileva tutti i parametri, e la televisita riassuntiva (a causa dei tempi).