TERMOLI. E’ una delle nostre interlocutrici più assidue con cui condividiamo riflessioni sul decoro urbano, anche perché essere info-point significa ricevere ogni giorno persone e segnalazioni, da mesi è impegnata in una campagna di sensibilizzazione su uno dei focolai di degrado, quello delle deiezioni canine. Per Antonella Cremonesi, presidente di Creamar e anima dell’infopoint Termoli Turistica, si tratta di “Un gesto individuale, un problema collettivo”.
«Nel contesto urbano, ogni gesto ha un impatto. Anche quelli che nascono da desideri personali – come possedere un animale da compagnia – si inseriscono in una rete più ampia di convivenza e responsabilità condivisa.
Negli ultimi tempi, si sta registrando un crescente problema nelle nostre città: il mancato rispetto delle regole base di igiene e decoro da parte di alcuni proprietari di cani. Le deiezioni canine, sia solide che liquide, lasciate sui marciapiedi, nei pressi degli edifici, lungo i muri o accanto agli ingressi dei negozi, rappresentano non solo una mancanza di civiltà, ma anche un danno concreto al decoro urbano, alla vivibilità degli spazi pubblici e alla salute collettiva.
Il possesso di un cane è una scelta personale che comporta diritti, ma anche doveri. Ignorare questi doveri – come raccogliere le feci del proprio animale o sciacquare la pipì – significa trasferire sulle spalle della collettività le conseguenze di una decisione individuale.
È essenziale promuovere una cultura del rispetto reciproco, dove l’amore per gli animali vada di pari passo con il rispetto per l’ambiente e per gli altri cittadini. Vivere in una città pulita è un diritto di tutti, e garantirlo è una responsabilità condivisa.
Cari proprietari di cani, sia residenti che turisti,
Se ami il tuo cane, rispetta la tua città e la città che ti ospita.
C’è chi ama portare a spasso il proprio cane, e va benissimo: è una scelta personale, affettiva, e spesso anche terapeutica. Ma c’è un problema che non possiamo più ignorare.
Quando non raccogli le feci del tuo cane.
Quando lasci che urini ovunque, senza nemmeno sciacquare.
Quando pensi che “tanto non è grave” o “ci penserà qualcun altro”.
Ecco, in quel momento la tua scelta personale diventa un fastidio, un disagio, un vero e proprio problema per tutti.
La città è uno spazio condiviso. Quello che fai con il tuo cane – o meglio, quello che non fai – finisce per ricadere su tutti: sui bambini che giocano, sugli anziani che camminano con difficoltà, sui commercianti che ogni giorno puliscono davanti ai propri ingressi.
Avere un cane non ti rende speciale. Ti rende responsabile.
E la responsabilità non si misura solo in coccole e croccantini, ma soprattutto nel rispetto degli altri.
Vogliamo una città pulita, accogliente, vivibile.
E per ottenerla non servono grandi gesti, ma piccole azioni quotidiane: un sacchetto in tasca, una bottiglietta d’acqua, e un pizzico di civiltà in più.
Termoli ve ne sarà grata».

