X
giovedì 4 Settembre 2025
Cerca

San Giovanni Battista a Colletorto: arte, storia e devozione popolare

COLLETORTO. Grande festa nel “Paese dell’olio”, venerdì 29 agosto, in onore di San Giovanni Battista, Santo Patrono del luogo. Il santo, molto venerato dagli abitanti, viene festeggiato nel giorno della sua decollazione da tempi immemori, come ci raccontano le antiche fonti.

L’immagine della testa decollata del Battista, infatti, è presente in paese attraverso varie opere sacre, nel contesto di una tradizione cristiana che si perde nella notte dei tempi. Il campanile del Battista rende visibile questo forte spirito devozionale di appartenenza: con la sua mole svetta e domina l’abitato, che si sviluppa intorno alla vicina torre angioina.

Sull’architrave trecentesco del portale dell’antica chiesa spicca, in bassorilievo, la testa decollata del santo. All’interno, la stessa raffigurazione domina l’arco maggiore dell’unica navata. Sul fronte dell’altare, poi, vi è un altro bassorilievo datato 1565, un “Agnus Dei” collocato originariamente nella vecchia chiesa.

La grossa e pesante statua del Santo è un’opera lignea di pregevole fattura, realizzata in una delle botteghe d’arte più importanti dell’area napoletana. All’inizio del ‘700 fu Giacomo Colombo a scolpirla con tratti espressivi di rara bellezza, in armonia con la storia e la vita del Santo. Al marchese Bartolomeo Rota, dominus nella prima metà del Settecento, si deve la sua presenza nella chiesa, a pochi passi da Palazzo Rota, sua residenza feudale.

Opere di vario genere legate al Santo Patrono sono in bella mostra, dentro e fuori dalla chiesa parrocchiale. Nel piccolo museo, in un caratteristico ambiente della sacrestia, è possibile ammirare il pregevole paliotto in tessuto di seta, frutto del lavoro certosino di abili artigiani. Al centro del manufatto si nota la raffigurazione della testa decollata del Battista: morbida nella capigliatura, dormiente e particolarmente espressiva. È appoggiata in un piatto d’argento, e sembra trasmettere il messaggio: “Con la morte si rinasce a nuova vita”.

Alla base dello splendido paliotto compare la scritta latina di uno dei toponimi originari del luogo: “Collis Torti” in caratteri dorati. Non mancano altri doni preziosi che il marchese ha lasciato alla chiesa più importante del paese.

In questo giorno di festa tanti sono i ricordi sulle ali della memoria. Negli anni passati il nome Giovanni era diffuso in ogni famiglia e si tramandava con devozione di padre in figlio. Nel Catasto Onciario del ‘700 era molto comune il nome Giovan Battista, poi trasformato in Giambattista. Oggi, purtroppo, si fa fatica a mantenere viva questa tradizione nelle giovani famiglie.

Nella festa risuona il sussulto della cultura locale. “Con gioia grande”, scrive il parroco don Luigi Mastrodomenico, “celebriamo in quest’anno giubilare dedicato alla speranza la festa del Santo Patrono. Una gioia a cui è invitata a partecipare tutta la comunità civile e religiosa per riscoprire la bellezza di stare insieme. La festa ci riporta alle nostre comuni radici, riunisce la nostra famiglia, rinsalda e rafforza la nostra identità sociale e cristiana, e ci sprona ad un impegno sempre più forte nell’edificare il nostro domani”.

Nel pomeriggio processione tradizionale per le vie del paese. In serata spettacolo musicale del gruppo Disco Tarantella Night. A chiusura dei festeggiamenti, fuochi pirotecnici in Largo Angioino.

Il Comitato Festa ringrazia tutti per la partecipazione.

Luigi Pizzuto