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sabato 23 Agosto 2025
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Centri per l’Impiego, i sociologi: «Esclusi dai concorsi pubblici»

TERMOLI. L’Associazione Nazionale Sociologi ha recentemente indirizzato una lettera formale ai massimi rappresentanti delle istituzioni italiane, esprimendo una forte protesta per l’esclusione della figura del sociologo dai profili professionali previsti nei concorsi pubblici indetti dalla Regione Molise per il potenziamento dei Centri per l’Impiego.

La missiva, firmata dal presidente nazionale Pietro Zocconali e dal vice presidente del Dipartimento Molise Prof. Giuseppe Colombo, è stata inviata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone, al Presidente della Regione Molise Francesco Roberti e alla Presidente del Dipartimento Ans Molise Antonella Golino.

Il documento prende le mosse dal Piano di Potenziamento dei Cpi previsto dalla Legge di Bilancio 2019 (art. 1, comma 258, legge 145/2018), che ha dato avvio a nuove procedure concorsuali per rafforzare i servizi pubblici per l’impiego. Pur riconoscendo il valore delle figure professionali selezionate – tra cui amministrativi, assistenti sociali, psicologi, operatori del mercato del lavoro, tecnici informatici e della comunicazione – l’associazione denuncia l’assenza del sociologo come una grave lacuna strategica e operativa.

Secondo l’Ans, il sociologo è una figura chiave per il funzionamento efficace dei Centri per l’Impiego, grazie alle sue competenze nell’analisi dei fenomeni sociali, delle dinamiche del lavoro e delle relazioni tra individui, istituzioni e contesto socio-economico. La sua formazione consente di interpretare i bisogni del territorio, analizzare le trasformazioni sociali che influenzano l’occupazione – come digitalizzazione, migrazioni, spopolamento e invecchiamento della popolazione – e progettare politiche del lavoro mirate e durature. Inoltre, il sociologo può contribuire alla comprensione delle cause strutturali della disoccupazione, alla valutazione dell’efficacia dei servizi offerti, alla sensibilizzazione degli operatori su temi come inclusione, equità e povertà lavorativa, e allo sviluppo delle soft skills necessarie per una comunicazione interculturale e intergenerazionale. In un contesto in continua evoluzione, dove il lavoro si trasforma e i bisogni delle persone diventano sempre più complessi, l’Ans sottolinea l’importanza di adottare un approccio sistemico e multidisciplinare, che non si limiti a una visione burocratica o assistenziale.

Per questo, l’Associazione chiede ufficialmente che la figura del sociologo venga integrata nei futuri avvisi pubblici per i Centri per l’Impiego della Regione Molise, affinché questi possano diventare non solo sportelli di collocamento, ma veri e propri laboratori di analisi e intervento sul tessuto sociale ed economico del Paese. In attesa di un riscontro da parte delle istituzioni, l’Ans ribadisce il proprio impegno per il riconoscimento del ruolo del sociologo nella costruzione di politiche del lavoro più efficaci, inclusive e orientate al futuro