TERMOLI. Il sole di questa mattina illumina una piazza gremita di giovani. Gli studenti e le studentesse delle scuole di Termoli e del basso Molise sono scesi in piazza per far sentire la loro voce. Con il megafono al centro della folla, prendono parola uno dopo l’altro, denunciando il genocidio in corso in Palestina e raccontando la sofferenza dei civili innocenti.
Cartelli e bandiere palestinesi sventolano sopra la piazza; al municipio è stata esposta una bandiera della Palestina, visibile a tutta la città come segno tangibile di solidarietà. Ogni intervento al megafono ribadisce che lo sciopero è la voce del popolo, uno strumento di partecipazione attiva e di resistenza pacifica.
Nonostante le critiche e gli attacchi di chi minimizza la mobilitazione, gli studenti mantengono compostezza e disciplina. Il corteo è educato e ordinato, ma l’energia è palpabile: passi misurati, applausi e cori scanditi a ritmo creano un’atmosfera potente e determinata.
La piazza pulsa di emozione. Ogni parola, ogni cartello, ogni gesto è un richiamo alla responsabilità collettiva: non restare indifferenti significa scegliere da che parte stare. E quando la manifestazione raggiunge il suo culmine, un coro unanime attraversa Piazza Sant’Antonio: “Palestina libera!”.
È un grido che unisce, che denuncia, che spera. La testimonianza di una generazione giovane e coraggiosa che ha scelto di farsi sentire, ricordando al mondo che il silenzio non è un’opzione di fronte alle ingiustizie e ai genocidi.












