TERMOLI. Dopo l’assalto notturno al bancomat della Bcc di Termoli, in via Corsica, si amplia anche il dibattito politico e per il responsabile del dipartimento Sicurezza e immigrazione della Lega Molise, Giovanni Muccio, è tempo di correre ai ripari.
«Nel Basso Molise, in particolare nei comuni di Termoli, Petacciato e nelle aree al confine con la provincia di Foggia, si registra un preoccupante aumento di assalti ai bancomat di banche e uffici postali.
Questi episodi, nonostante il costante impegno delle Forze dell’Ordine, continuano a minacciare la sicurezza delle comunità locali, generando allarme sociale, danni economici e disagi significativi per cittadini e attività commerciali. Il Dipartimento Sicurezza e Immigrazione della Lega Molise, attraverso il responsabile regionale Giovanni Muccio, richiama con forza l’attenzione sulla necessità di un cambio di prospettiva: “Non basta più rincorrere i criminali.
Occorre dissuaderli prima che agiscano, togliendo loro il vantaggio economico che cercano.” La prevenzione, dunque, deve diventare il fulcro dell’azione, rendendo inutilizzabile il bottino e annullando l’interesse verso questo tipo di crimine. La proposta del Dipartimento è chiara: investire in tecnologie e sistemi di sicurezza avanzati, capaci di neutralizzare il denaro rubato e rafforzare la sorveglianza.
Tra le misure suggerite figurano la marcatura indelebile delle banconote (ink staining), che le rende inutilizzabili in caso di scasso; sistemi di autodistruzione del contante integrati nei bancomat; Gps per il tracciamento in tempo reale dei moduli e delle cassette di sicurezza; videosorveglianza intelligente con riconoscimento comportamentale; nebbiogeni e barriere anti-intrusione che ostacolano la fuga e la visuale dei criminali; e la limitazione del contante nelle ore notturne, attraverso Atm programmati per contenere una quantità ridotta di denaro nelle fasce orarie più a rischio.
Queste tecnologie devono essere affiancate da un piano coordinato di pattugliamenti preventivi e strumenti avanzati di dissuasione. Il tempo dell’attesa è finito: serve una risposta decisa, basata su prevenzione, innovazione e deterrenza tecnologica. Solo così si potrà tutelare realmente la sicurezza dei cittadini e difendere il tessuto economico e sociale del Basso Molise».