TERMOLI. Non è stato un semplice incontro di lavoro, ma una mattinata densa di emozioni quella che ha segnato il primo collegio docenti del neonato istituto comprensivo Achille Pace–Giovanni Paolo II. Un appuntamento che ha unito volti, storie e professionalità diverse in un unico grande abbraccio, capace di trasformare un momento formale in una vera e propria festa di comunità.
Oltre 240 insegnanti si sono ritrovati, insieme al personale Ata e alla dirigenza, per dare il via a un percorso che coinvolgerà più di 1200 studenti e le loro famiglie. Numeri che da soli raccontano la portata di questa nuova realtà educativa, ma che non bastano a descrivere l’energia e la carica umana respirata in sala.
A dare il benvenuto è stata la dirigente scolastica, Marina Crema. Con voce ferma ma emozionata, ha intrecciato il suo discorso con un ricordo personale: la figura del grande maestro Achille Pace, suo prozio, simbolo di arte e amore per Termoli. Parole che hanno unito memoria e futuro, radici familiari e identità culturale, rendendo ancora più forte il legame tra la scuola e il territorio.
Il Collegio si è trasformato così in un simbolo di rinascita: l’unione di istituti con storie e identità diverse che oggi scelgono di camminare insieme, guardando avanti con coraggio e fiducia. Una comunità educante che si scopre coesa, pronta a costruire il domani con professionalità e passione.
La responsabilità è grande, ma condivisa. Accanto alla dirigente Crema ci sono i collaboratori Anna Maria Mascolo e Luciano Coccitti, i referenti di plesso, il personale di segreteria e i collaboratori scolastici. Ma soprattutto ci sono loro: i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, che saranno il cuore pulsante di questa avventura, insieme alle famiglie che li accompagnano.
“È a loro che dobbiamo guardare – ha ricordato la dirigente – perché sono i veri protagonisti di questa scuola che nasce”. Una frase che ha raccolto l’applauso convinto di tutta la platea e che ha suggellato l’inizio di una storia nuova, destinata a lasciare il segno.


