TERMOLI. In basso Molise il boato di un bancomat fatto saltare in aria è diventato, purtroppo, un suono familiare. La cosiddetta “banda della marmotta” colpisce a ripetizione, spostandosi di paese in paese, lasciando alle spalle non tanto bottini milionari quanto danni enormi e un senso crescente di insicurezza.
Il problema non è solo criminale ma sociale: comunità svegliate nella notte, sportelli bancari distrutti, costi di ripristino che superano le somme sottratte. È un fenomeno che si ripete da anni, e che rivela la fragilità di un territorio lasciato troppo spesso senza strumenti di prevenzione adeguati.