TERMOLI. Oggi apriamo una nuova rubrica intitolata “Facce da Stadio”. Attraverso alcune istantanee donateci dagli amiciTiziana e David Costanzo Battista della BCFoto, da oggi, e per diversi numeri, vi faremo rivivere le emozioni di chi tifava allo stadio Gino Cannarsa di Termoli per la propria squadra del cuore: i giallorossi dell’U.S. Termoli.
Molti dei protagonisti di questi scatti, che risalgono anche a quasi trent’anni fa, purtroppo non sono più tra noi. Ma vi assicuro che, anche se allora non esisteva il tifo organizzato come lo intendiamo oggi, il Cannarsa sapeva ribollire di passione e genuinità. C’erano personaggi folcloristici che oggi mancano terribilmente sugli spalti.
Uno su tutti: il mitico Raffaele “Zanapa”, capo tifoso indiscusso. Quando la squadra era in difficoltà, saliva in cattedra lui. Con voce potente arringava i tifosi lanciando il suo celebre grido d’attacco:
“Uè!!! Ma velete allucche? T.E.R.M.O.L.I.I.I.I… T.E.R.M.O.L.I.I.I.I.!!!”
E come per incanto, lo stadio si infiammava di entusiasmo.
Erano altri tempi: non si andava allo stadio per andare contro qualcuno o per offendere gli avversari. C’era sì lo sfottò, ma quello sano, che invece di far male faceva scappare qualche risata. Si andava per sostenere la propria squadra del cuore, punto.
Ecco allora che, grazie a queste immagini fornite dai nostri amici fotografi, è nata l’idea di mostrare ai tifosi di oggi quanto fosse bello quel tifo casereccio di una volta, quando allo stadio venivano uomini, donne e bambini. La partita era una festa, un momento di condivisione, non di scontro.
Oggi, purtroppo, non sempre ma spesso, sembra quasi che ci si prepari per andare in guerra, invece che a tifare.
Queste foto, lo so, faranno nascere nostalgia e, per qualcuno, anche una lacrimuccia nel rivedere amici, parenti o conoscenti che oggi ci guardano da lassù. I ricordi, è bene ricordarlo, non muoiono mai. Ogni tanto rinverdirli fa bene all’anima e, perché no, anche alla salute.
Alla prossima puntata!
Michele Trombetta






