X
lunedì 3 Novembre 2025
Cerca

Il Consiglio regionale ricorda le vittime del sisma

SAN GIULIANO DI PUGLIA. Il Consiglio regionale del Molise si è riunito oggi a San Giuliano di Puglia per commemorare le vittime del terremoto che colpì la regione il 31 ottobre 2002. La seduta straordinaria si è svolta nella città devastata dal sisma, che causò 27 morti, tra cui numerosi bambini nella scuola elementare “Jovine”.

Durante l’incontro, i consiglieri hanno osservato un momento di silenzio in memoria delle persone scomparse e hanno deposto corone di fiori in segno di rispetto. L’evento ha avuto luogo presso i luoghi simbolo della tragedia, richiamando l’attenzione sulla necessità di mantenere viva la memoria e promuovere iniziative per la sicurezza sismica sul territorio.

La commemorazione si inserisce nelle attività istituzionali previste in occasione del ventunesimo anniversario del sisma, a testimonianza della vicinanza delle istituzioni alle comunità colpite e del valore della memoria come elemento di coesione sociale.

Il sindaco Antonello Nardelli ha aperto la seduta straordinaria: «San Giuliano di Puglia non è e non vuole essere solo il simbolo di una tragedia e di un terremoto, ma anche un simbolo di memoria e di resilienza». Ha ringraziato le istituzioni regionali per la vicinanza e ha sottolineato l’impegno della comunità: «A nome dell’intera comunità di San Giuliano di Puglia, vi ringrazio di cuore per la vostra presenza. Questo incontro è un ulteriore passo nel cammino verso un Molise sempre più unito, forte e solidale».

Il presidente del Consiglio regionale Quintino Pallante ha proseguito con un ricordo commosso: «Quel giorno la terra ha inghiottito innocenza, ha azzerato passioni, ha mietuto speranze. Oggi ricordiamo 28 vite: quella della maestra Carmela e di 27 bambini e bambine. Erano figli, nipoti, fratelli, sorelle, erano sogni, risate, erano giochi».

Armandino D’Egidio, per la minoranza, ha aggiunto: «La memoria non è sterile esercizio, la memoria è azione. Il ricordo di quei 27 sorrisi non deve sbiadire mai, deve essere la nostra guida, la nostra coscienza, l’energia che ci spinge a costruire un Molise più giusto e più sicuro per quanti verranno dopo di noi».

L’intervento di Angelo Primiani ha posto l’accento sui sopravvissuti: «Voi non siete solo sopravvissuti, voi siete testimoni. Voi portate sulle spalle un’eredità pesante, ma anche meravigliosa, quella di vivere giorno dopo giorno con la forza e il sorriso di chi non c’è più».

Infine, il presidente della Regione Francesco Roberti ha ricordato l’impegno delle istituzioni per la sicurezza e la ricostruzione: «Ogni edificio pubblico deve essere un presidio di protezione, ogni scuola deve essere il luogo più sicuro. La sicurezza non è un lusso, ma un diritto. La memoria è una responsabilità viva che si rinnova ogni volta che mettiamo in sicurezza le scuole e proteggiamo il nostro territorio».

San Giuliano di Puglia rimane un simbolo di dolore, ma anche di resilienza, dove comunità e istituzioni continuano a lavorare insieme per costruire un futuro più sicuro e consapevole.

AZ