PORTOCANNONE. Una giornata di grande significato culturale e istituzionale quella che stanno vivendo le comunità arbreshe di Portocannone, Ururi, Montecilfone e Campomarino, con la visita del Presidente della Repubblica d’Albania, Bajram Begaj. La prima tappa è stata Portocannone con la comunità locale, le scuole, le associazioni e le autorità che hanno partecipato attivamente all’evento, rinsaldando il legame storico e culturale tra Italia e Albania.
Il sindaco Francesco Gallo ha aperto gli interventi, ringraziando la sindaco di Ururi per il ruolo di collante nell’iniziativa e salutando la comunità, gli alunni, gli insegnanti e le famiglie, veri protagonisti della trasmissione della cultura arbëreshe. “La nostra comunità è viva grazie alla scuola e alle famiglie, che rappresentano il valore aggiunto e la carica per guardare al futuro”, ha sottolineato. Il Sindaco ha anche ringraziato lo sportello linguistico e l’artista Roxana, autrice della mostra dedicata a Ibrahim Kodra, ricordando come queste iniziative siano essenziali per coltivare le radici storiche e rafforzare l’integrazione.
Il senatore Costanzo della Porta ha ricordato come i rapporti tra Italia e Albania non siano mai stati soltanto storici: «Esiste un ponte ideale tra i nostri popoli, costruito con il tempo, l’accoglienza e la condivisione di valori», mentre il presidente del Consiglio regionale Quintino Pallante ha celebrato la presenza dei giovani, veri custodi della memoria: «I bambini e i ragazzi ci ricordano che la storia non si ferma, ma continua a vivere attraverso chi la custodisce con passione».
Con la stessa enfasi, la sindaca dei Ragazzi Emma ha rivolto un messaggio diretto: «Ogni identità esiste solo nella relazione con l’altro. Custodiamo la cultura dei nostri antenati e la tramandiamo alle nuove generazioni», mentre la rappresentante degli sportelli linguistici ha sottolineato l’impegno nell’insegnamento della lingua arbëreshe, simbolo di un legame culturale che supera i secoli.
L’assessore Valentina Flocco prendendo la parola per consegnare una pergamena di riconoscimento alle famiglie della comunità, ha sottolineato l’importanza dell’impegno quotidiano e della partecipazione attiva: «Siamo profondamente grati per il contributo culturale e sociale che ciascuno di voi porta alla nostra comunità».
La mattinata proseguita con la cerimonia di consegna delle pergamene di riconoscimento, e con l’inaugurazione della mostra dedicata a Ibrahim Kodra. Le opere del maestro, raccontando pace, libertà e dialogo tra i popoli, hanno trovato nella piazza di Portocannone il loro naturale palcoscenico: «L’arte è un linguaggio universale che supera tempo e distanze», ha ricordato il sindaco, invitando tutti a riscoprire la vastità creativa di Kodra e il suo legame con la comunità locale.
Tra musica, sorrisi e applausi, Portocannone ha celebrato non solo una visita di Stato, ma un vero ponte tra passato e futuro, memoria e rinascita culturale, dimostrando che identità, tradizione e dialogo tra popoli possono camminare insieme, oggi più che mai.
La visita isttituzionale prosegue per Montecilfone, Campomarino e Ururi.


