SAN MARTINO IN PENSILIS. Una chiesa gremita e un silenzio carico di commozione hanno accolto il corpo di Michele Melfi, il 61enne macellaio tragicamente scomparso nell’incidente sulla tangenziale di Campobasso.
La comunità di San Martino in Pensilis ha circondato di affetto la famiglia, presente alla cerimonia con il cuore spezzato: accanto alla moglie Mariacarmela, i figli Vincenzo e Annalisa, la nuora Isabella, il genero Michele Antonio e gli amati nipoti Chiara e Luigi, amici, parenti e cittadini hanno condiviso lacrime, abbracci e parole di conforto, rendendo omaggio a un uomo stimato e amato da tutti.
La Messa, celebrata da don Antonio Mastantuono, ha ricordato la vita e la generosità di Michele, sottolineando l’importanza della famiglia, della comunità e della solidarietà nei momenti di dolore.
Michele non era solo un macellaio: con passione e dedizione portava sulle tavole locali la sua celebre pampanella, specialità gastronomica apprezzata in tutta la regione, simbolo della sua maestria e dell’amore per il lavoro. Chi lo conosceva ricorda la sua generosità, la bontà d’animo e la profonda attenzione alla famiglia, qualità che oggi rendono la sua assenza ancora più dolorosa.
Durante la cerimonia, tra lacrime, sguardi commossi e abbracci, sono riaffiorati ricordi e momenti condivisi: chi lo incontrava per strada, chi era cliente e amico, tutti hanno ricordato un uomo sempre disponibile, sorridente e capace di donare gioia anche nelle piccole cose. La sua vita è stata un esempio di dedizione, umanità e calore, valori che rimarranno impressi nel cuore di chi lo ha conosciuto.
All’uscita del feretro dalla chiesa, la pioggia leggera che scendeva sulla piazza ha aggiunto un velo di malinconia, mentre la comunità accompagnava Michele in silenzio, tra il dolore e la commozione, consapevole che la sua memoria continuerà a vivere nelle famiglie, negli amici e nei vicini che lo hanno amato e stimato.


