TERMOLI. Nella serata di ieri, mercoledì 8 ottobre, è venuto a mancare il colonnello Paolo Sottocorona, meteorologo, divulgatore e volto televisivo tra i più amati dal pubblico italiano. Aveva 77 anni.
Per decenni, Sottocorona è stato il punto di riferimento per chi cercava non solo previsioni del tempo, ma anche un modo pacato, preciso e umano di raccontare la meteorologia. Il suo stile sobrio, la voce calma e la capacità di spiegare i fenomeni atmosferici con chiarezza e rigore lo avevano reso una presenza familiare per milioni di italiani.
Dopo gli esordi nell’Aeronautica Militare, aveva dedicato la sua vita alla divulgazione, prima in Rai e poi su La7, dove per anni ha curato la rubrica meteo e partecipato ai programmi di approfondimento come L’Aria che tira. Sempre attento alla corretta comunicazione scientifica, metteva in guardia dal sensazionalismo e dagli “allarmi procurati”, preferendo un’informazione basata sui dati e sull’equilibrio.
Anche Termoli aveva trovato spazio nelle sue trasmissioni. Più volte, durante le previsioni su La7, sullo sfondo delle sue mappe erano apparse immagini della nostra città, tra cui il celebre scatto del fotografo Stefano Leone, che ritraeva il borgo antico e la spiaggia di Sant’Antonio avvolti da una luce dorata. Oggi il Corriere della Sera ha pubblicato questa fotografia come omaggio e saluto a Sottocorona, un riconoscimento alla sensibilità del fotografo e al fascino senza tempo del paesaggio termolese. Quei momenti avevano riempito d’orgoglio i termolesi, felici di vedere la propria città “in vetrina” nazionale grazie alla sensibilità e al garbo di Sottocorona.
La notizia della sua scomparsa ha suscitato profonda commozione nel mondo dell’informazione e tra i telespettatori che lo avevano visto nella mattina dell’8 ottobre.
Con lui scompare una voce autorevole e rassicurante, che ha saputo raccontare il cielo e le sue sfumature, quelle stesse che, più di una volta, facevano brillare anche Termoli.

