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sabato 15 Novembre 2025
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Aggressioni ai conducenti bus, Pd: «Sul trasporto pubblico il centrodestra è muto»

LARINO. Il Pd Molise non perde l’occasione di tornare a sollevare critiche sulla gestione del trasporto pubblico in Molise, dopo l’ultima aggressione subita da un conducente. «In queste ore si è registrato un altro episodio increscioso legato alla famigerata vicenda dei trasporti molisani e delle fermate “fuori norma”, verificatosi a Larino, lungo la Bifernina, dove un autista della linea Termoli-Campobasso è stato aggredito, insultato e minacciato, per essersi rifiutato di effettuare una fermata “in palese violazione del Codice della strada”, in assenza delle condizioni minime di sicurezza stradale e della segnaletica prevista.

Mentre diverse organizzazioni sindacali tornano a chiedere, giustamente, risposte al Governo regionale sul tema della sicurezza di pendolari ed autisti del trasporto pubblico molisano, è arrivata, dopo ben otto mesi la risposta alla nostra delegazione parlamentare Pd, che sulle fermate fuorilegge aveva presentato una interrogazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit).

Il Mit, seppur all’interno di una risposta tardiva e insoddisfacente, ammette che ci sono “ancora criticità sul territorio” e pure che vanno cercate “ulteriori soluzioni tecniche” per adeguare agli standard di sicurezza le fermate che ci sono già e per realizzarne di nuove.

E’ passato quasi un anno da quando in Regione erano state date rassicurazioni sulla rapida risoluzione di almeno una parte dei problemi. Da Roma, nel silenzio della Giunta regionale, arriva l’ammissione: quanto fatto fino a questo momento non basta. Naturalmente non si spende una sola parola su tempistica e finanziamenti, come se la messa in sicurezza di fermate non conformi ai relativi standard, sulle strade della nostra regione, non fosse una priorità.

Nel frattempo i pendolari continuano a salire o scendere ogni giorno dai mezzi pubblici in aree di fermata che sono tali più per consuetudine che per rispetto delle norme e, paradossalmente, i conducenti degli autobus rischiano multe e punti di patente per aver utilizzato quelle fermate lungo il percorso.

Tutto questo è sconcertante e va a colpire pesantemente i lavoratori e i pendolari. Torneremo a chiedere, sia nelle istituzioni regionali, dove il gruppo consiliare Pd aveva presentato una interpellanza, sia in quelle nazionali, che il Governo intervenga con risorse adeguate e risposte concrete.

Non esiste – condividiamo le parole dell’onorevole Casu, primo firmatario della interrogazione del Pd sul tema dei nostri trasporti – nessuna “comprovata utilità pubblica” che possa giustificare scelte che mettono in pericolo la vita di pendolari e lavoratori.

Ci saremmo aspettati il pressing del centrodestra regionale per avere risorse ed interventi rapidi dal Governo e da Anas ma Roberti & Co. continuano a distinguersi per un silenzio e un’inerzia imbarazzanti».