TERMOLI. La Giunta comunale di Termoli ha deliberato all’unanimità, lo scorso 2 ottobre, la proroga per ulteriori 18 mesi del Progetto Utile alla Collettività (Puc) n.6, intitolato “Catalogazione e digitalizzazione del patrimonio documentale del Comune di Termoli”. L’iniziativa, già attiva e rivolta a 16 beneficiari dell’Assegno di Inclusione (Adi) e del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), continuerà sotto la responsabilità del dirigente Albanese, promotore della proposta approvata dalla Giunta.
Il progetto nasce nell’ambito del decreto ministeriale n.156 del 15 dicembre 2023 e si inserisce nel più ampio percorso di inclusione sociale e valorizzazione dei beni comuni, con l’obiettivo di riordinare, digitalizzare e rendere fruibile in modo ordinato il patrimonio documentale dell’Ente. Un’azione concreta che coniuga innovazione, tutela della memoria storica e promozione della cittadinanza attiva.
I beneficiari, selezionati dal Servizio Sociale dell’Ambito Territoriale e dal Centro per l’Impiego, saranno coinvolti in attività di riordino fisico dei fascicoli, sfoltimento della documentazione cartacea, digitalizzazione e pubblicazione online dei contenuti, contribuendo così alla transizione digitale della Pubblica Amministrazione. Ogni partecipante sarà affiancato da tutor e case manager, con un percorso formativo mirato allo sviluppo di competenze tecniche, cognitive e relazionali.
Il progetto, svolto a titolo gratuito e non assimilabile a prestazione lavorativa, prevede una formazione specifica, copertura assicurativa Inail, visite mediche e dotazioni antinfortunistiche, con costi interamente sostenuti dal Fondo Povertà gestito dall’Ats di Termoli. L’inserimento sarà calibrato in base alle competenze, ai titoli di studio e alle condizioni personali dei partecipanti, con l’intento di favorire un’esperienza utile e dignitosa, capace di rafforzare il senso di appartenenza alla comunità.
Il monitoraggio delle attività sarà effettuato con cadenza annuale, ma potrà prevedere anche verifiche mensili o quindicinali, attraverso questionari condivisi tra tutor e beneficiari, al fine di valutare l’efficacia del percorso e apportare eventuali correttivi. La proroga conferma la volontà dell’Amministrazione comunale di investire in percorsi di inclusione attiva, promuovendo il protagonismo civico e la tutela del patrimonio pubblico.
Con questa proroga si intende consolidare un modello virtuoso che unisce la valorizzazione dei beni comuni all’inclusione sociale, offrendo ai cittadini strumenti concreti per contribuire al miglioramento della vita collettiva.
Il progetto rappresenta una delle azioni più significative nel panorama locale per quanto riguarda l’attuazione del principio di sussidiarietà, con ricadute positive sia sul piano amministrativo che su quello sociale.

