TERMOLI. La definitiva aggiudicazione alla società Cogeco 2025 del progetto di rigenerazione urbana, che trasformerà l’attuale assetto di piazza Sant’Antonio e dell’area di Pozzo Dolce, entro il 2027, termine imposto dall’utilizzo dei fondi a disposizione (5 milioni di euro), potrà dare anche la stura, finalmente, per l’adozione di quello che sarà il nuovo Piano urbano del traffico, in itinere ormai da diverso tempo.
Lo analizzammo in modo dettagliata lo scorso anno, con le schede approntate dallo studio Sipet, che ricevette l’incarico illo tempore e che era stato chiamato a successive modifiche e integrazioni.
Un documento nevralgico, che non impatta solo sulla viabilità, ma individua proprio la connessione verso un modello di circolazione più sostenibile, con aree di scambio e di sosta per rendere più snello e fruibile il traffico viario.
Provvedimento che andrebbe a ristrutturare anche il trasporto urbano, le cui linee e necessità non sono più adeguate rispetto alla mappatura della città, così come dare risposte sulle zone a maggiore rischio di incidenti stradali.
Uno sbocco come quello che ci sarà nel centro storico, sperando che il cronoprogramma possa essere rispettato alla lettera, infatti, è l’occasione per imprimere una decisa svolta all’intero assetto cittadino, proiettandola verso una vocazione all’accoglienza più fluida di quella che si è ‘sofferta’ nel tempo, dove soprattutto la penuria di stalli è un freno sulle possibilità di sviluppo della costa.
Emanuele Bracone


