CAMPOBASSO. Il delicato equilibrio geopolitico mondiale, la minaccia dei dazi e l’impatto dei conflitti, il rischio dei cibi ultra-formulati per la salute, ma anche i costi di produzione, il giusto reddito degli agricoltori, la tutela del Made in Italy e il futuro della Politica Agricola Comune: sono solo alcuni dei temi al centro della XXIII edizione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato da Coldiretti con la collaborazione dello studio The European House-Ambrosetti, tenutosi al Casino dell’Aurora Pallavicini di Palazzo Rospigliosi a Roma il 14 e 15 ottobre.
Un appuntamento che si conferma punto di riferimento per il mondo agroalimentare italiano e un’occasione di confronto e riflessione sulle grandi trasformazioni che stanno ridisegnando l’economia, la società e il futuro del cibo e dell’agricoltura italiana ed europea. Al meeting hanno preso parte anche il presidente regionale Claudio Papa, il vice presidente Adamo Spagnoletti e il direttore regionale Aniello Ascolese.
Assieme al presidente Ettore Prandini e al segretario generale Vincenzo Gesmundo, tante sono state le personalità che si sono avvicendate durante la due giorni, fra cui: Roberta Metsola (Presidente del Parlamento Europeo), Guido Crosetto (Ministro della Difesa), Giancarlo Giorgetti (Ministro dell’Economia), Tommaso Foti (Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR), Francesco Lollobrigida (Ministro dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste), Orazio Schillaci (Ministro della Salute), Giulio Tremonti (Presidente Commissione Affari Esteri e Comunitari, Camera dei Deputati), Matteo Renzi (Presidente Italia Viva), Antonio Gasbarrini (Direttore Scientifico Policlinico Gemelli di Roma; Presidente Comitato Scientifico Fondazione Aletheia), Marco Minniti (già Ministro dell’Interno) e Massimo D’Alema (già Presidente del Consiglio dei Ministri) in veste di opinionisti.
L’Italia, è stato ribadito nel corso dei lavori, vanta il primato nella UE per valore aggiunto con oltre 42 miliardi di euro nel 2024 ed è al primo posto in Europa anche per valore generato per ettaro, quasi 3.000 euro, il doppio rispetto alla Francia e i 2/3 in più dei tedeschi. Non a caso la FAO stima che per ogni euro investito in agricoltura si abbia un ritorno in sviluppo di quattro euro.
Leadership anche nella qualità con 328 specialità Dop/Igp/Stg riconosciute, 529 vini Dop/Igp, 5547 prodotti alimentari tradizionali e Campagna Amica, la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori. Senza dimenticare il primato continentale per il biologico, con 84mila aziende agricole attive sul territorio nazionale. La superficie agricola utilizzata ammonta a 12,5 milioni di ettari, pari al 42% del territorio nazionale. In altre parole, quasi la metà dell’Italia è gestita dagli agricoltori, secondo Coldiretti.
“La nostra agricoltura ha dimostrato di essere un motore insostituibile di crescita, capace di generare valore, occupazione e identità. Il cibo è il simbolo più riconoscibile del Made in Italy nel mondo e la prima ricchezza nazionale, per questo va difeso con determinazione”, ha affermato il presidente Papa. “Pertanto Coldiretti non potrà mai accettare che la Commissione a Bruxelles applichi il paventato taglio di 80 miliardi ai fondi della PAC, così come il principio del Fondo Unico. Sulla stessa nostra linea la presidente Metsola, che ha esplicitamente affermato che il Parlamento è pronto a votare NO alle proposte della Commissione”.
Fra i numerosi temi affrontati, grande attenzione è stata dedicata al delicato equilibrio geopolitico internazionale, a cominciare dal rischio degli annunciati dazi USA, sottolineando altresì la necessità dell’applicazione del principio di reciprocità per quei Paesi che vogliano vendere i loro prodotti nel mercato europeo.
Il Forum ha inoltre messo in risalto anche il rischio per la salute derivante dai cibi ultra-processati: “Un rischio – ha affermato il direttore Ascolese – che può essere contrastato con l’educazione alimentare delle giovani generazioni nelle scuole ed al contempo con la valorizzazione della Dieta Mediterranea”. Infatti, secondo un rapporto della Fondazione Aletheia, in questi ultimi anni sono aumentate le evidenze scientifiche che segnalano la stretta correlazione tra il consumo sistematico di alimenti ultra-formulati e la diffusa obesità nei più piccoli, oltre a diverse malattie croniche.
Altro tema affrontato nella due giorni è stato quello dell’intelligenza artificiale, che “se dovesse finire nelle mani di pochissimi – ha osservato il presidente Papa – rischieremmo di non avere più una tecnologia al servizio dell’uomo, bensì un uomo al servizio della tecnologia”.





