LARINO. Filiera agricola, prezzo del grano, problema dazi: numerosi i temi toccati dal sottosegretario all’Agricoltura, Luigi D’Eramo, a cui è toccato l’onore del taglio del nastro, stamani, alla fiera d’Ottobre di Larino.
«Dal settore primario dobbiamo e possiamo andare oltre, aprendoci e valorizzando realtà importanti che meritano di essere conosciute ancora meglio di quanto lo siano oggi. Il nostro territorio possiede straordinarie bellezze artistiche, architettoniche e paesaggistiche, oltre a prodotti tipici di altissimo livello e di grandissima qualità.
Sono davvero contento che condividiamo gli stessi obiettivi e che lavoriamo, e lavoreremo ancora di più, fianco a fianco, gomito a gomito, per cogliere sempre maggiori opportunità per il territorio, per la sua economia e per la crescita dell’occupazione.
La Fiera di Larino, giunta alla sua 282ª edizione, rappresenta qualcosa di straordinariamente importante. La chiave del successo del prodotto italiano risiede in una sintesi che considero quasi perfetta: da un lato la capacità di coniugare tradizione e innovazione, dall’altro la forza dei nostri prodotti agroalimentari, che incarnano l’unicità e la non replicabilità.
Si tratta di produzioni che non possono essere riprodotte altrove, perché nascono dal legame profondo con il territorio, con la sua storia e la sua cultura. Ed è proprio questa combinazione di qualità, tipicità e storicità a rappresentare un punto di forza sui mercati europei e internazionali.
I nostri prodotti, infatti, non raccontano soltanto la qualità, ma raccontano l’appartenenza a un luogo, a una comunità, a un’identità precisa. Ed è su questi valori che dobbiamo costruire qualsiasi forma di progettualità, per dare sempre maggiore forza all’agricoltura e, attraverso essa, all’intero territorio.
Per questo rivolgo a tutti voi i miei più sinceri complimenti e i migliori auguri di buon lavoro e buona Fiera».


