TERMOLI. Rompe un silenzio ‘politico’ che perdurava da mesi, l’avvocato Oreste Campopiano, anima socialista da sempre, che declina una riflessione denominata “Il risveglio delle coscienze”.
«Le ampie e diffuse manifestazioni di piazza di questi giorni non possono non costituire occasione per stimolare una seria, approfondita e significativa riflessione, non solo per gli organi di Governo, ma anche per i Partiti, per i sindacati, per le Associazioni di categoria.
Le considerazioni e valutazioni da ciascuna parte offerte agli organi di informazione hanno distorto il significato profondo e verosimilmente durevole delle ragioni vere di questo ritorno del popolo italiano a manifestare nelle piazze in modo così capillare e diffuso.
Un fenomeno collettivo che non si verificava da anni in queste proporzioni e con queste modalità.
La Global Sumud Flotilla è stata la causa scatenante, sebbene resti convinto che questo fenomeno sociale, esploso in modo così articolato e diffuso, non sia conseguenza dello sciopero generale indetto dalla Cgil e dall’Usb, o solo la risposta popolare alle inconsistenti minacce di precettazione sul presupposto della “illegittimità” dello sciopero, o peggio ancora della presunta volontà di “allungare il weekend”, considerazione tanto provocatoria quanto inopportuna che non avrei mai immaginato di sentire da un’alta carica dello Stato, in un contesto nazionale ed internazionale così confuso e delicato.
La verità è che l’Italia non è più la stessa. È un’Italia che ha mostrato il suo volto, più maturo e consapevole della difficoltà e della delicatezza del momento storico che sta attraversando l’intero pianeta.
È l’Italia che rifiuta l’evidente inconsistenza di un modello fittizio di democrazia e di rappresentanza, che si concretizza costantemente nella drastica e progressiva riduzione della partecipazione alle urne in occasione di tutte le consultazioni elettorali.
È l’Italia che invece vuole gridare la sua voglia di partecipazione e di futuro.
Non a caso, tra le centinaia di migliaia di persone che sono scese in piazza a difesa dei diritti umani violati da Israele in danno del popolo palestinese, vi erano intere famiglie: madri, padri, bambini, nonni e tantissimi giovani.
Una marea, espressione di sensibilità, di umanità, di cuori, di idealità anche differenti, che hanno con la loro presenza spontanea e gratuita testimoniato che l’iniziativa di pace della Global Flotilla, messa in campo da oltre 44 Paesi del mondo, costituiva l’unico vero messaggio: che cioè solo con la non violenza si disegna un futuro di civiltà e di rispetto, e non con la logica del riarmo, della sottrazione delle risorse economiche sempre più scarse, intese alla costruzione di armi sempre più tecnologicamente sofisticate e distruttive.
Il popolo italiano non ha mai mancato nella storia recente nessun appuntamento decisivo.
E le manifestazioni di questi giorni costituiscono un monito perché si rifletta con serietà sulla deriva bellicista in cui sembra sprofondare sempre di più il Paese, diretto agli organi di Governo, ma anche alle forze di opposizione, perché non diano affatto per scontato che il messaggio della piazza si traduca necessariamente in consenso politico.
Quelle sensibilità e quella forza pacifica cercano un approdo vero e convincente, che va costruito con tenacia, lungimiranza e visione, anche autocritica.
Perché in ultima analisi è in gioco la democrazia e la libertà di tutti noi».

