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giovedì 13 Novembre 2025
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Integroliv: il progetto UniMol per salvare gli ulivi del Mediterraneo

CAMPOBASSO. Dal 2013, Xylella fastidiosa pauca, batterio responsabile del disseccamento rapido dell’olivo, continua a minacciare l’olivicoltura pugliese, con oltre 10 milioni di piante infette o morte e perdite produttive che in alcune aree hanno toccato il 100%, causando danni stimati in diversi miliardi di euro.

Giunto nel Salento molto probabilmente dal Centro America attraverso piante di caffè infette, il batterio si diffonde da pianta a pianta grazie a un insetto vettore estremamente efficiente (Philaenus spumarius), provocando gravi disseccamenti e la morte degli ulivi.

La malattia, anche se lentamente, si sta spostando verso Nord: di recente alcuni focolai sono stati segnalati a nord di Bari. Nonostante l’assenza di cure definitive, la ricerca scientifica sta facendo importanti passi avanti: varietà come Leccino e Favolosa, e altre che via via si vanno aggiungendo, sebbene non immuni al batterio, mostrano maggiore resistenza alla malattia.

Inoltre, studi coordinati da UniMol sin dai primi anni dopo la comparsa dell’epidemia, evidenziano come una gestione integrata degli oliveti non ancora gravemente compromessi consenta di rallentare il decorso della malattia, mitigandone i danni.

In questo contesto, il gruppo di Patologia vegetale dell’Università degli Studi del MoliseDipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti – impegnato con il progetto Integroliv-Masaf (2023–2027), coordinato dal prof. Giuseppe Lima, da diversi anni punta a sviluppare strategie integrate preventive che combinano pratiche agronomiche, nuovi prodotti antibatterici e metodi innovativi di lotta, anche contro i vettori, al fine di contrastare la malattia negli oliveti della zona infetta, con attenzione particolare agli ulivi secolari, patrimonio storico e culturale del Mediterraneo.

Il progetto Integroliv si inserisce in questo scenario, rappresentando un importante passo verso un’olivicoltura più resiliente e sostenibile, capace di coniugare innovazione scientifica, tutela ambientale e salvaguardia del patrimonio paesaggistico e culturale.

In questo percorso, il gruppo di Patologia vegetale UniMol assume un ruolo centrale, confermandosi punto di riferimento nazionale e internazionale nella lotta contro Xylella, grazie a un impegno costante e a un approccio scientifico innovativo che integra ricerca, sostenibilità e valorizzazione del patrimonio olivicolo mediterraneo.