LARINO. Per il gruppo consiliare “Insieme per Larino”, durante l’ultima campagna elettorale, tra gli argomenti principali dell’attuale Giunta Puchetti c’era la creazione di nuovi posti di lavoro, tanto che, in una delle sezioni del ricco programma propagandistico, si leggeva: “… ci impegneremo in ulteriori assunzioni con un occhio di riguardo ai giovani…”.
«Un proposito – di quelli che in politica “tirano”, come si dice in gergo – ribadito anche dal sindaco Pino Puchetti che, durante il comizio principale, dalla famosa loggetta di Bucci, parlando proprio di occupazione e crescita del territorio e riferendosi ad alcuni grandi eventi frentani, quali ad esempio le Luminarie, affermava: “…siamo d’accordo sulle Luminarie, ma queste iniziative non bastano, non sono iniziative che fanno rimanere la gente qui, che portano posti di lavoro. Questa è la cosa importante. Noi sappiamo che cosa fa crescere il territorio…”.
A oltre due anni dalla riconferma di Pino Puchetti, e di parte della sua prima Giunta, si possono tirare le somme, riflettendo sui reali nuovi posti di lavoro creati, soprattutto per i giovani.
Siccome si è parlato di “far rimanere la gente”, per posto di lavoro si deve intendere, per forza di cose, quello a tempo indeterminato che permette di pensare al futuro in un’ottica di stabilità e certezza, e non certo quello precario della durata di tre, quattro, sei mesi, o addirittura di qualche giorno in occasione di eventi come la Fiera d’Ottobre.
Esaminando a fondo la questione, guardando sia al primo che al secondo mandato Puchetti, gli unici “veri” posti di lavoro, in oltre sette anni di amministrazione, sono stati quelli assegnati per “la riorganizzazione della Pianta Organica del Comune”, tramite concorsi e mobilità, compresa la riattivazione, o forse sarebbe meglio dire attivazione, dell’Ufficio Cultura. E, a voler essere precisi, si potrebbe parlare, per alcuni casi, anche di “stabilizzazione”, perché buona parte dei vincitori di concorso già lavoravano in Comune con contratti interinali. In ogni caso, tra i nuovi assunti, la percentuale di giovani è bassissima.
Dunque, quali sono state le idee messe in campo, “con un occhio di riguardo ai giovani”, per creare nuove opportunità di lavoro, visto quel “Noi sappiamo che cosa fa crescere il territorio?”.
L’opposizione, sempre vigile e mai silenziosa, a dispetto di chi afferma il contrario, vuole capire le reali intenzioni dell’amministrazione Puchetti, che dovrebbe focalizzarsi su progetti utili a generare occupazione per fermare la “vera emorragia” del territorio, ossia lo spopolamento progressivo, con i giovani che, proprio per carenza di lavoro, non tornano a Larino dopo l’università, seguiti dai genitori ormai in pensione. Un dato, risaputo ed evidente, che soprattutto negli ultimi anni si sta rivelando preoccupante».


