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domenica 16 Novembre 2025
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“Palestina Libera”: il corteo che scuote le coscienze

TERMOLI. Di sabato sera il centro cittadino si è riempito di voci, colori e partecipazione per il corteo “Palestina Libera”, un’iniziativa nata dal basso per chiedere pace e giustizia in Medio Oriente. Decine e decine di persone, tra cittadini, studenti, famiglie e associazioni, hanno sfilato per le vie di Termoli in un clima intenso, commosso, sentito.

Il corteo ha attraversato Corso Nazionale con diverse tappe e fermate: momenti di ascolto e riflessione in cui i tre cittadini palestinesi presenti hanno raccontato la loro esperienza diretta, spiegando con forza e dignità le ragioni di un popolo che da decenni lotta per la libertà e la sopravvivenza. Le loro parole – piene di dolore ma anche di speranza – hanno catturato l’attenzione e il cuore dei partecipanti.

La gente c’era e partecipava davvero: molti si sono uniti lungo il percorso, altri si sono fermati ai bordi del corso per applaudire, ascoltare, chiedere, capire. Era un corteo fatto non solo di bandiere e slogan, ma di sguardi, di silenzi, di emozione condivisa.

La manifestazione si è conclusa con una cena solidale, momento di incontro e di raccolta fondi a sostegno delle organizzazioni umanitarie attive a Gaza.
Un gesto concreto per ribadire che la pace non è solo un ideale, ma un impegno quotidiano.

L’atmosfera era intensa ma pacifica: un equilibrio raro tra dolore e solidarietà, tra denuncia e rispetto. A ogni fermata, si percepiva la consapevolezza di vivere un momento collettivo, un gesto di coscienza civile che andava oltre le appartenenze politiche.

Alla fine, quando le bandiere si sono abbassate e il corso è tornato al silenzio, è rimasto nell’aria qualcosa di forte: la sensazione che Termoli, nel suo piccolo, abbia voluto lanciare un messaggio grande e cioè che la pace non è un’utopia lontana, ma un dovere vicino.
Un messaggio che dice che ogni vita conta, e che la solidarietà non ha confini.

Angelica Silvestri