TERMOLI. Tra i soggetti aderenti alla manifestazione Palestina Libera figura anche il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea (PRC-SE), che parteciperà con una propria piattaforma politica. In una nota firmata dal segretario regionale Pasquale Sisto, il partito ribadisce la necessità di affiancare alle manifestazioni popolari azioni concrete di pressione politica: «Israele va contrastata con iniziative popolari, ma anche con sanzioni economiche e con lo stop all’invio e all’acquisto di armi. Boicottare prodotti e servizi che finanziano Israele è un dovere morale».
Il PRC-SE ha inoltre ricordato di aver distribuito nei giorni scorsi oltre mille volantini nei supermercati di Termoli per sensibilizzare i cittadini a non acquistare prodotti legati allo Stato israeliano, e annuncia di voler proseguire la campagna in altre località del Basso Molise. Nel comunicato, Sisto esprime anche una critica verso l’atteggiamento dei parlamentari europei del Partito Democratico sul piano ReArm Europe, approvato a Strasburgo: «Dieci deputati del Pd hanno votato a favore e undici si sono astenuti: l’astensione è comunque una forma di adesione blanda. Speriamo che seguano l’invito della segretaria Elly Schlein, che nei comizi ha ribadito la necessità di interrompere ogni commercio di armi con Israele». L’appuntamento di sabato a Termoli, dunque, si annuncia come una manifestazione corale e partecipata, capace di unire forze politiche, associazioni e semplici cittadini in un momento di impegno civile e pacifico.
La città adriatica diventerà per un giorno il cuore pulsante di una mobilitazione che parte dal basso, con l’ambizione di far risuonare anche da una piccola realtà del Molise una voce chiara e forte contro il genocidio in Palestina e contro la logica della guerra. «Stare dalla parte della pace significa stare dalla parte dell’umanità» — recita il manifesto unitario. Un messaggio che, partendo da Termoli, vuole raggiungere ogni angolo del Paese.


