CAMPOBASSO. “Invece di incrementare la presenza dello Stato sul territorio, si è deciso di ridurre drasticamente un servizio fondamentale. Oltre il danno, la beffa per migliaia di cittadini del basso Molise”.
È quanto afferma in una nota il segretario regionale di Sinistra Italiana, Vincenzo Notarangelo, commentando le chiusure e le limitazioni degli uffici postali sul territorio. Dopo gli attentati degli ultimi mesi, a Petacciato, San Giacomo degli Schiavoni e Portocannone gli uffici rimangono chiusi, sostituiti da sedi mobili prive di sportello automatico.
Ma non è tutto: da ottobre Poste Italiane ha deciso di spegnere di notte (dalle 19:00 alle 8:30) ben 18 sportelli in tutta la regione. “Una misura precauzionale – sostiene Notarangelo – causata dall’emergenza furti e che, seppur provvisoria, crea disagi alla popolazione e in particolare ai tanti anziani che vivono nelle aree interne ed hanno oggettive difficoltà a spostarsi in altri centri per poter usufruire del servizio”.
“Così – aggiunge – muore la Democrazia e vince la criminalità. La prevenzione va fatta aumentando la presenza di agenti e di telecamere di sorveglianza nei punti a maggiore rischio, non isolando intere comunità e penalizzando gli utenti”.
“Auspico – conclude l’esponente AVS – una reazione decisa da parte delle istituzioni regionali e dei nostri rappresentanti parlamentari (c’è chi ha il vantaggio di ricoprire contemporaneamente anche il ruolo di Sindaco), chiedendo a Poste di ripristinare i Postamat e al Governo nazionale di investire seriamente in sicurezza in basso Molise”.


