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lunedì 17 Novembre 2025
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Rifiutare le banconote macchiate provenienti dagli assalti agli sportelli Atm: l’appello della Banca d’Italia

TERMOLI. È la Banca d’Italia a lanciare un allarme che non lascia spazio a interpretazioni: le banconote macchiate di inchiostro non vanno accettate né ritirate, poiché nella maggior parte dei casi sono il frutto di furti o assalti a sportelli bancomat.

Soprattutto nelle province pugliese, territorio dove si presume siano gli autori degli assalti, gli impiegati degli istituti di credito segnalano con frequenza crescente alla Banca d’Italia banconote sospette per la presenza di macchie più o meno evidenti.

Si tratta di biglietti contaminati da dispositivi antirapina, i cosiddetti Intelligent Banknote Neutralisation Systems (IBNS), che rilasciano inchiostro colorato—prevalentemente viola, verde, blu, rosso o nero—quando vengono forzati ATM o contenitori protetti, rendendo inutilizzabili le banconote rubate e scoraggiandone la circolazione.

In alcuni casi, oltre all’inchiostro, vengono impiegati liquidi adesivi che incollano i biglietti tra loro, formando blocchetti indivisibili.

Il rischio per commercianti, banche e operatori del contante è quello di diventare vittime inconsapevoli di reati, motivo per cui l’indicazione è categorica: rifiutare le banconote chiaramente macchiate o scolorite, chiedere un’altra banconota in caso di dubbio e, se si entra comunque in possesso di un biglietto sospetto, consegnarlo immediatamente a una banca o a una filiale della Banca d’Italia, fornendo tutte le informazioni disponibili sulla sua provenienza. Sarà l’istituto centrale a trasmettere il biglietto all’Autorità competente per le indagini: se non verranno ravvisati elementi di rilevanza penale, la banconota potrà essere rimborsata secondo la normativa vigente.

Va precisato che non tutte le macchie indicano necessariamente un furto: segni leggeri o accidentali, con bordi intatti, non sono considerati sospetti e le relative banconote possono essere accettate.

Ma nei casi in cui l’inchiostro sia evidente, scolorito o alterato da trattamenti chimici, il rischio è concreto e il comportamento da adottare deve essere rigoroso. L’invito della Banca d’Italia è chiaro: massima attenzione e nessuna tolleranza verso biglietti che potrebbero essere il frutto di atti criminosi.

EB