TERMOLI. «In questi giorni, proprio in concomitanza della Giornata Mondiale della Salute Mentale, leggiamo dati preoccupanti: il Molise è la regione con il più alto tasso di depressione in Italia». Così Alessandra Ruberto, presidente Ordine Psicologi Molise.
«Non è una classifica di cui si vorrebbe mai parlare. Ma farlo è un dovere. Come Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Molise, sento l’urgenza di dare voce a questi numeri, perché dietro ogni dato c’è una persona che soffre in silenzio. E dietro tante di queste persone, c’è un contesto sociale, sanitario e geografico che merita attenzione.
Il Molise, con la sua bellezza e autenticità, sconta anche il peso della marginalità. I collegamenti difficili, la scarsità di servizi, le aree interne spesso dimenticate: tutto contribuisce a una sensazione diffusa di isolamento.
Un isolamento che non colpisce solo chi vive da solo, ma anche chi è immerso in un tessuto sociale che si sta lentamente sfilacciando.
L’esodo molisano è un fenomeno di lungo corso. I giovani partono alla ricerca di lavoro, opportunità, futuro. Ma sempre più spesso anche i genitori e i nonni decidono di trasferirsi, seguendo i figli in città più grandi, dove i servizi sanitari, e in particolare quelli psicologici, sono più presenti e accessibili.
Il risultato è un territorio che si spopola non solo fisicamente, ma anche emotivamente: meno relazioni, meno sostegno, meno senso di comunità.
Quando manca una rete sociale, quando si fatica a chiedere aiuto e l’accesso ai servizi psicologici è limitato, la sofferenza rischia di cronicizzarsi. In Molise, tutto questo si somma a una cultura ancora spesso silenziosa sul tema della salute mentale e a un sistema sanitario che, pur con l’impegno degli operatori, è sotto pressione.
Come Ordine, chiediamo con forza che la salute mentale venga trattata come priorità.
Servono:
- più psicologi nei servizi territoriali
- più prevenzione nelle scuole
- più sportelli di ascolto nelle comunità
- più attenzione nelle politiche regionali
Serve, soprattutto, una presa di coscienza collettiva: il benessere psicologico è un diritto, non un lusso.
Questo lo dico oggi, che come Presidente, insieme all’esecutivo, mi vedo impegnata a Roma nella Giornata della Psicologia, intitolata “Psicologia è pace, costruire ponti non muri”, cosa che mi auguro possa accadere anche nella nostra regione».

