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venerdì 10 Ottobre 2025
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San Nicola alle Tremiti senz’acqua da sette giorni

ISOLE TREMITI. Dalla pagina social della Riserva Marina l’evidenza della crisi idrica: sette giorni senz’acqua e nessuna certezza sul domani. L’emergenza idrica che sta colpendo l’Isola Madre dell’arcipelago delle Tremiti, San Nicola, si aggrava di ora in ora, lasciando circa trenta residenti – in gran parte anziani – in condizioni sempre più critiche. Il previsto arrivo delle sacche d’acqua via motonave Santa Lucia si è rivelato un nulla di fatto: questa mattina, al porto, l’apertura del portellone ha sancito la delusione. Nessun camion, nessuna fornitura. E domani? Forse. Ma le previsioni meteo marine non promettono nulla di buono.

La condotta subacquea rotta e il nodo delle autorizzazioni

La causa dell’emergenza è nota: la rottura della condotta subacquea che collega la cisterna di Cala Matano a San Nicola ha interrotto l’approvvigionamento idrico. La Protezione Civile regionale, in coordinamento con la Prefettura di Foggia e l’Acquedotto Pugliese, ha predisposto un primo invio di 3.000 litri di acqua potabile tramite nave da Termoli. Ma le condizioni meteomarine proibitive stanno rallentando tutto: dai trasporti ai sopralluoghi tecnici.

Questa mattina, i sommozzatori della ditta incaricata erano pronti a immergersi per ispezionare la condotta. Ma l’intervento è stato bloccato da una motovedetta della Capitaneria di Porto, che ha richiesto l’autorizzazione del proprio comando. Autorizzazione che – incredibilmente – non era ancora stata presentata agli organismi competenti. Una beffa burocratica che ha lasciato i residenti senza risposte e senza acqua.

La voce dei residenti e il soccorso dal basso

“Così non va”, denuncia Angelica Attanasio, operatrice turistica con i genitori sull’isola. “Nessuno si prodiga, nessuno fa niente per questa gente. Fortunatamente ho ancora benzina nel quad alle Tremiti e ho incaricato un collaboratore di portare le ultime sacche d’acqua nel borgo.” Un gesto che si somma a quelli di altri residenti, che nei giorni scorsi hanno utilizzato gommoni e mezzi di fortuna per scongiurare il peggio. Ma fino a quando?

La Riserva Marina e il futuro della condotta

La sindaca Annalisa Lisci ha confermato che i subacquei sono sull’isola, in attesa di condizioni meteo favorevoli per procedere con la riparazione. Intanto, è stata avanzata all’Acquedotto Pugliese la proposta di realizzare un tubo alternativo alla condotta principale. E già da novembre 2024 è stata inoltrata al Ministero della Cultura la richiesta di ripristino della vasca cisterna storica dell’isola.

San Nicola attende. Attende l’acqua, le autorizzazioni, i lavori. Attende che la burocrazia non sia più un ostacolo alla sopravvivenza. E mentre la Protezione Civile promette continuità nei rifornimenti compatibilmente con il meteo, l’Isola Madre resta sospesa tra il mare agitato e la sete.