TERMOLI. Oggi, al Porto Turistico Marina di San Pietro, le note de “Il Silenzio militare” e dell’“Ave Maria” di Schubert hanno attraversato il vento e il mare, come un abbraccio che torna, lieve ma pieno, per ricordare Peppino a sei anni dalla sua scomparsa. Erano le sue melodie preferite, quelle che meglio sapevano raccontare la sua sensibilità profonda, la sua forza discreta, la sua presenza che resta, anche nel silenzio.
Chi lo ha conosciuto sa che Peppino aveva un modo unico di vivere la vita: con dedizione, con rispetto, con quel senso di appartenenza che lo legava al mare e alla sua comunità. Non amava i riflettori, ma lasciava tracce — nel lavoro, nelle amicizie, nei gesti quotidiani — che oggi continuano a parlarci.
Stamattina, quel luogo che tanto amava si è fermato un istante: un piccolo porto che è diventato porto di memoria, di affetto, di riconoscenza. E nel pomeriggio, alle 16, la musica tornerà a risuonare ancora una volta, come promessa di continuità, come eco viva di ciò che Peppino ha lasciato dietro di sé: il ricordo di un uomo buono, semplice e vero, che sapeva dare valore al tempo e alle persone.


