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mercoledì 12 Novembre 2025
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Sul fermo pesca 2025: le domande entro fine anno

TERMOLI. Fermo pesca 2025, il MASAF invita gli armatori a presentare la manifestazione di interesse per gli aiuti FEAMPA

Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha diramato una circolare rivolta agli Uffici Marittimi per avviare la raccolta delle manifestazioni di interesse relative all’arresto temporaneo obbligatorio delle attività di pesca per l’anno 2025. La misura, prevista dall’articolo 21 del Regolamento (UE) 2021/1139, rientra nel quadro del Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura (FEAMPA) 2021/2027.
L’iniziativa mira a garantire che le imprese armatrici interessate possano accedere agli aiuti previsti, nel rispetto delle condizioni stabilite dal Regolamento (UE) 2021/1060, che esclude dal finanziamento le operazioni già completate prima della presentazione della domanda. Gli armatori dovranno depositare il modulo di manifestazione di interesse presso l’Ufficio Marittimo competente prima della conclusione del periodo di fermo o delle eventuali misure tecniche successive, e comunque entro il 31 dicembre 2025.
Il modello, allegato alla circolare e disponibile anche in formato Word sul sito del Ministero, richiede la dichiarazione di attività di pesca per almeno 120 giorni nei due anni precedenti (2023 e 2024), la regolarità documentale dell’unità, l’assenza di cause ostative ai sensi del D.Lgs. 159/2011 e, se presenti, la comunicazione di eventuali infrazioni sanate. È inoltre necessario indicare un conto corrente dedicato, conforme alla normativa sulla tracciabilità dei flussi finanziari (Legge 136/2010), su cui verrà accreditato l’aiuto.
Gli Uffici Marittimi sono tenuti ad affiggere la circolare agli Albi, apporre il timbro di arrivo sulle manifestazioni ricevute e conservarle fino all’emanazione del decreto attuativo, che definirà criteri e modalità di erogazione. Non è prevista, al momento, la trasmissione delle domande alla Direzione Generale.
La comunicazione è stata inviata anche alle associazioni nazionali di categoria e alle organizzazioni sindacali del settore. Il MASAF confida nella piena collaborazione degli enti coinvolti per garantire la corretta attuazione della misura.