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mercoledì 29 Ottobre 2025
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Tragico scontro di giugno sulla Bifernina, l’appello dei familiari di Mario Volpe: «Cerchiamo solo la verità»

MONTECILFONE. A oltre quattro mesi dal tragico incidente sulla Bifernina costato la vita a Mario Volpe e Tony Vincelli, il dolore non si è mai sopito. E con il dolore, resta un profondo bisogno di verità. «Aiutateci a capire cosa è successo», è l’appello accorato che oggi lancia Guido Volpe, figlio di Mario, insieme alla madre Carmelina Iulio. Una richiesta di aiuto e di giustizia che arriva da Montecilfone e che attraversa tutto il basso Molise, dove la tragedia del 19 giugno 2025 ha lasciato un segno indelebile.

Erano circa le 6:40 del mattino quando, al chilometro 69 della SS647 Bifernina, nei pressi dell’ex Coteb, un terribile scontro frontale tra un Suv e un Fiat Fiorino ha posto fine alla vita di due uomini stimati e conosciuti da tutti. Mario Volpe, lavoratore instancabile e padre di famiglia, stava andando a lavorare come ogni giorno. Non è mai arrivato. «Mio padre era uscito presto, come sempre — racconta Guido — ma non è più tornato. Da allora viviamo nel tormento. Non sappiamo cosa sia accaduto davvero. Si è parlato di un tagliaerba presente sulla carreggiata e non segnalato, ma non abbiamo ricevuto alcuna conferma. Per questo chiedo aiuto: se qualcuno ha visto qualcosa, se ha notato mezzi fermi, operai, movimenti sospetti o qualunque elemento utile, vi prego di contattarmi. Ogni informazione può essere preziosa. Mio padre merita verità e giustizia».

Guido, che vive a Montecilfone, ha deciso di rendere pubblico il proprio numero di telefono (351.7891281) per raccogliere qualsiasi testimonianza utile a fare chiarezza su quella mattina maledetta. «Cerchiamo solo la verità. Solo così potremo, forse, trovare un po’ di pace».

Nelle ore successive alla tragedia, l’intera comunità di Montecilfone si era stretta con commozione attorno alla famiglia Volpe, in un abbraccio silenzioso ma intenso. I funerali di Mario furono celebrati il 26 giugno, presso la Grotta della Piccola Lourdes, nel suggestivo bosco Corundoli, dove amici, colleghi e conoscenti lo hanno salutato per l’ultima volta tra lacrime e incredulità. «Non riusciamo a riposare — aggiunge la moglie Carmelina — ogni giorno riviviamo quel momento. È una ferita che non si chiude. Chi sa qualcosa, anche un piccolo dettaglio, ci aiuti».

Il ricordo di Mario Volpe continua a vivere nella memoria di chi lo ha conosciuto: un uomo buono, disponibile, appassionato del suo lavoro e profondamente legato alla sua famiglia. A Montecilfone e in tutto il basso Molise il suo nome è diventato simbolo di una vicenda che chiede risposte e responsabilità chiare.

Per questo, l’appello della famiglia è stato raccolto e rilanciato: si chiede che chiunque abbia transitato sulla Bifernina quella mattina, o abbia notato situazioni anomale — mezzi agricoli, lavori in corso, ostacoli sulla carreggiata — si faccia avanti. Anche il più piccolo dettaglio può rivelarsi decisivo per ricostruire la dinamica dei fatti.

Una tragedia che ha colpito due famiglie e più comunità, quella di Mario Volpe e quella di Tony Vincelli. A quattro mesi da quel 19 giugno, la strada Bifernina resta segnata non solo da croci e ricordi, ma da domande ancora senza risposta.

«Aiutateci — ripete Guido con voce ferma ma piena di dolore — non vogliamo che tutto finisca nel silenzio.

Emanuele Bracone