X
mercoledì 12 Novembre 2025
Cerca

Turisti britannici al “lavoro” nella raccolta delle olive

Foto Diego Botta

COLLETORTO. In volo da Londra. Con tanta voglia di raggiungere le colline olivetate del borgo. Tra cultura, storia e tradizioni del luogo. Si chiama “Oliva Weekender” l’iniziativa turistica che ogni anno, in questa stagione autunnale, porta nel “paese dell’olio” gruppi di inglesi per poter vivere in prima persona l’esperienza della raccolta delle olive.

Nel corso degli anni questo tour singolare si è progressivamente consolidato. Infatti, da oltre 25 anni, gruppi d’inglesi provenienti da Londra, Cardiff, Cambridge e dal Galles più lontano si alternano con piacere per provare questa singolare esperienza piena di valori umani. Che porta, tra l’altro, a fare amicizia e a conoscere, a scena aperta, le tradizioni e le risorse più interessanti del luogo.

La maggior parte degli inglesi quest’anno proviene da Londra. Sono rientrati da poco nell’hinterland londinese, portando con sé un bel pezzo di paese. Tra sorrisi e abbracci, il borgo molisano s’è aperto oltre ogni attesa. E ad ogni evenienza.

Per circa una settimana, con entusiasmo, gli inglesi hanno partecipato alla raccolta delle olive. Il luogo esperienziale affascina nella sua semplicità. Qui si avverte la voce di una vecchia tradizione di famiglia. Le voci si mescolano alla gioia che si prova. Si avvertono lungo le strade, nell’aria e poi sulle scale di legno, in piedi sulle reti verdi preparate in Contrada Fosse.

Qui siamo a un chilometro dall’abitato, su cui svetta l’antica torre di Giovanna I d’Angiò. È chiara la sua posizione di sentinella sulle terre olivetate. Tra macchie verdi, piccole convalli e terreni olivetati, dove cresce la cultivar autoctona del posto, l’Oliva Nera di Colletorto, il lavoro è già avviato.

La prima accoglienza del gruppo è stata offerta negli spazi del locale Cassiomania dei fratelli Giovanni e Pasquale Pagliuca, aperti puntualmente a questo tipo di ospitalità e di accoglienza. Poi il lavoro della raccolta in un vecchio oliveto poco distante dalla vallata di Santa Maria di Laureto. Un unicum paesaggistico a misura d’uomo.

Come si vede dalle immagini, si tratta di un evento veramente felice, tra divertimento e tanta cordialità condivisa. Gli inglesi si distinguono per le magliette estive che indossano e i pantaloncini corti, per segnalare che il nostro clima, in questo periodo, è molto più caldo di quello londinese.

Tra gli ulivi, tante voci piacevoli, dunque, vivaci e diverse. Tanto entusiasmo e attenzione nella raccolta delle drupe olearie pendenti dall’alto delle chiome rotonde. Tanta sensibilità verso questo tipo di lavoro rurale dal sapore mediterraneo. Che sa di mani, di movimenti sulle scale, di sguardi e di gesti atavici. Che da sempre si ripetono.

I lunghi rami sempreverdi e flessibili degli ulivi vengono pettinati con delicatezza, a testa alta, sugli alberi dai tronchi rugosi e fantasiosi. Il gruppo si adegua ben presto al lavoro nei terreni olivetati non sempre comodi e pianeggianti. Gli acini, neri e dai tanti toni di verde, appena caduti, sembrano ricevere le carezze più belle, che hanno decisamente un sapore diverso.

L’oliva è un frutto ricco di gusto, di proprietà naturali e di bellezza. È pieno di fragranza appena è maturo. È un frutto prodotto dal lavoro dell’uomo che si perde nella notte dei tempi. Ne racconta la sua storia e le sue tradizioni ricche di socialità e di ritmi lenti perduti. La drupa olearia esalta il profumo dell’olio e le esperienze di un territorio. Da condividere. Racchiude non poche storie di famiglie che, nell’occasione, riaffiorano.

Prima di partire, il gruppo dei turisti “lavoratori” ha partecipato al trekking a piedi su Monte Crocella per vedere uno scenario insolito del panorama del paese. Nell’equiturismo De Girolamo, invece, ha potuto apprezzare una bella realtà equestre, che consente agli appassionati di conoscere le piste tratturali convergenti verso il tratturo Celano-Foggia e il contesto ambientale intorno al lago. E come col cavallo è possibile raggiungere luoghi insoliti e inesplorati dalla massa.

Dulcis in fundo, visita al frantoio Aloia. Una bella realtà olearia risalente alla fine dell’Ottocento, dove le olive raccolte, dopo la molitura, vengono trasformate in olio extravergine di oliva. Tanta la curiosità durante questo breve cammino di lavorazione. Tanta la soddisfazione per aver partecipato a un’esperienza piena di emozioni e di soddisfazioni.

“Oliva Weekender” si deve all’idea di Luigi Scalera, residente in Inghilterra. Luigi Scalera, originario di Colletorto, porta il proprio paese nel cuore. L’abbraccio, dunque, è forte. Lo porta puntualmente a divulgare la conoscenza delle nostre risorse.

Luigi Pizzuto