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mercoledì 12 Novembre 2025
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Si fingono dottoresse e rubano i risparmi a due anziani

TERMOLI. Si sono presentate come “dottoresse”, con modi gentili e rassicuranti, ma erano solo ladre senza scrupoli. Ieri pomeriggio, tre persone, tra cui due giovani donne, una bionda e una bruna, di circa vent’anni, sono riuscite a entrare nell’abitazione di una coppia di anziani con la scusa di una visita sanitaria. La truffa è avvenuta in pieno giorno, in via De Sanctis, in un’abitazione privata, e ha lasciato sconvolti i due coniugi e la loro famiglia.

La vittima, una donna costretta all’ossigeno e abituata a ricevere periodicamente personale sanitario per l’assistenza, non ha sospettato nulla quando le due ragazze si sono presentate alla porta qualificandosi come “dottoresse”. Hanno guadagnato la sua fiducia con poche parole, poi, fingendo di volerle controllare la deambulazione, l’hanno convinta a uscire sul balcone insieme al marito, mentre una terza complice – rimasta all’interno – rovistava nelle stanze.

In pochi minuti la ladra è riuscita a individuare la borsa con i risparmi di famiglia, portandola via senza lasciare tracce. Un colpo rapido, studiato nei minimi dettagli. Le altre due complici, finite la messa in scena, hanno salutato e se ne sono andate con calma, lasciando gli anziani ignari di quanto accaduto. Solo dopo qualche minuto la figlia, informata telefonicamente, ha intuito la truffa ed è corsa a casa: i soldi non c’erano più.

I familiari, sconvolti, hanno sporto denuncia ai Carabinieri, che stanno indagando sulla base della descrizione fornita: due ragazze italiane, corporatura normale, capelli chiari e scuri, senza occhiali, altezza media o leggermente bassa. Agivano con grande naturalezza, con la precisione di chi sa perfettamente come confondere e distrarre le vittime.

«È stata una sensazione bruttissima – racconta la figlia –. Poteva andare molto peggio: se si fossero accorti che mia madre si era agitata, avrebbero potuto anche farle del male. Gente così non dovrebbe esistere».

Secondo quanto riferito dagli stessi familiari, i due anziani avevano già sventato in passato diverse truffe telefoniche, ma questa volta le malviventi hanno agito con una tecnica più raffinata e insidiosa: un approccio apparentemente medico e credibile, costruito sulla fragilità e sulla fiducia.

I Carabinieri invitano a prestare la massima attenzione: non aprire mai la porta a sconosciuti, anche se si presentano come medici, tecnici o operatori di enti pubblici, e contattare sempre i numeri ufficiali prima di farli entrare. In caso di dubbio, meglio chiamare subito il 112.

Una vicenda che richiama ancora una volta l’urgenza di proteggere gli anziani, spesso soli e vulnerabili. Persone che hanno lavorato una vita e che meritano rispetto, non di essere derubate con l’inganno.

Emanuele Bracone