MOLISE. Con il patrocinio del Consiglio della Regione Molise, dei Comuni di Campobasso, Isernia e Termoli, e della Fondazione Molise Cultura, la regione celebra il centenario della nascita di Antonio Pettinicchi (Lucito, 25 ottobre 1925 – 2014), uno dei protagonisti più autorevoli dell’arte italiana del Novecento.
Un grande progetto espositivo diffuso, articolato in tre tappe — Campobasso, Isernia e Termoli — rende omaggio all’eredità artistica e umana del maestro, riscoprendone la forza espressiva, l’impegno civile e la visione poetica. La rassegna, curata da Vincenzo Manocchio e Carmen D’Antonino, con la direzione artistica di Gennaro Petrecca e la collaborazione di Paolo Pettinicchi, si propone come un itinerario nella memoria culturale del Molise, riportando all’attenzione del pubblico un artista che ha trasformato il dolore e la marginalità in forza estetica e testimonianza universale.
Le tappe del centenario
Campobasso
- Sede: Fondazione Molise Cultura, via Milano 15
- Date: 22 ottobre – 16 novembre 2025
- Inaugurazione: 22 ottobre, ore 18
- Orari di apertura: 10-13 / 17-20
Isernia
- Sede: Spazio Arte Petrecca, corso Marcelli 177
- Date: 26 ottobre – 12 novembre 2025
- Inaugurazione: 26 ottobre, ore 18
- Orari di apertura: martedì, giovedì e venerdì 17-20 sabato e domenica su prenotazione
Durante la tappa isernina, alle ore 17:00 nella Sala Raucci del Comune di Isernia, sarà proiettato il film “PETTINICCHI” di Danilo Sergio, ritratto intenso e profondo della dimensione umana e sociale dell’artista, “dalla parte degli ultimi”.
Termoli
- Sede: Castello Svevo
- Date: 7 novembre – 30 novembre 2025
- Inaugurazione: 7 novembre, ore 18
Un omaggio all’artista e all’uomo
Antonio Pettinicchi, pittore, incisore, disegnatore e docente, si formò all’Accademia di Belle Arti di Napoli. La sua arte interpreta con linguaggio potente il dramma del mondo contadino, la dignità del lavoro e le contraddizioni del Mezzogiorno. Le sue opere, conservate in collezioni pubbliche e private, tra cui gli Uffizi e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, costituiscono una testimonianza viva della sua ricerca espressiva.
La mostra diffusa restituisce la complessità del percorso artistico di Pettinicchi: dalle opere grafiche e incisorie alla pittura materica e visionaria, fino ai grandi cicli ispirati alla Divina Commedia. Un viaggio tra luce e ombra, dolore e speranza, che trova nel volto degli umili e nel paesaggio molisano la sua più autentica ispirazione.
La storica dell’arte Carmen D’Antonino sottolinea: “Nel centenario della scomparsa, la sua opera si offre alla rilettura come una delle esperienze più autentiche e coerenti della pittura italiana del secondo Novecento. Lontano dai grandi centri, ma radicato nel contesto molisano, Pettinicchi mantiene una sorprendente fedeltà ai propri principi espressivi”.
Lo storico dell’arte Vincenzo Manocchio aggiunge: “La sua pittura è una continua espressione di una natura viva, che narra il Molise, la sua terra. Pettinicchi non seguiva i formalismi: dipingeva ciò che aveva dentro, esprimendo autenticità, sofferenza e dolore attraverso colori e forme che diventano squarci di vita e anatomia del corpo umano. Entrare nella sua arte significa capire la terra, i contadini, le donne e la vita aspra che egli traduceva come atto di resistenza. Lui è il Molise”.
Le celebrazioni del centenario riaffermano il valore di un artista per il quale la pittura non fu mai mestiere, ma resistenza silenziosa e fede nell’uomo.
Un progetto di rete culturale
L’iniziativa coinvolge istituzioni, fondazioni e amministrazioni locali, creando un dialogo tra arte, memoria e territorio. La rassegna, tra mostre, proiezioni, incontri e attività divulgative, si propone come percorso unitario, capace di connettere luoghi, persone e generazioni nel segno dell’arte.




