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mercoledì 29 Ottobre 2025
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Giubileo della Speranza: i Cavalieri del Santo Sepolcro a Roma

TERMOLI. Nei giorni 21, 22 e 23 ottobre l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme ha partecipato, con migliaia di Cavalieri e Dame, al Giubileo della Speranza. La delegazione dell’Ordine di Campobasso-Isernia ha preso parte con un nutrito numero di Cavalieri, Dame e familiari, insieme alla Sezione Abruzzo-Molise, al pellegrinaggio giubilare.

Lo spirito di partecipazione al cammino giubilare è stato illuminato fin dall’inizio dalle semplici e profetiche parole del Gran Maestro dell’Ordine, sua eminenza reverendissima Fernando Cardinal Filoni: “Ripartire e con speranza.”

Il Giubileo della Speranza, intensamente voluto da Papa Francesco nella notte di Natale, quando ha aperto la Porta Santa, è stato accompagnato dal suo messaggio rivolto a tutti: “C’è speranza per ognuno di noi. Ma non dimenticatevi, sorelle e fratelli, che Dio perdona tutto, Dio perdona sempre. Non dimenticatevi questo, che è un modo di capire la speranza nel Signore”.

Il pellegrinaggio per i cavalieri molisani è stato un autentico cammino di fede, intensamente vissuto insieme ai tanti confratelli dell’Ordine, giunti da ogni parte d’Italia e del mondo. Momenti di profonda spiritualità, vissuti alla luce di una Nuova Speranza, con un desiderio che alberga nei cuori di molti: una speranza di un popolo in cammino, a cui il Signore doni presto la pace nel mondo.

Anche i Cavalieri, come tutti i credenti, per lucrare l’indulgenza plenaria durante il Giubileo, si sono preparati con incontri di preghiera tenuti presso il Convento Sant’Onofrio di Casacalenda, sotto la guida di fra Carlo, padre guardiano e responsabile della Casa di Preghiera e di Evangelizzazione dei Frati Minori dell’Eremo Sant’Onofrio. Inoltre, come tutti i pellegrini, hanno osservato le seguenti condizioni:

  • essere in stato di grazia, confessarsi e ricevere l’assoluzione;
  • eseguire l’opera indulgenziata, cioè svolgere l’azione prescritta per ottenere l’indulgenza;
  • confessare tutti i peccati gravi.

Il pellegrinaggio giubilare per i cavalieri, dame e familiari è iniziato martedì 21 ottobre nelle prime ore del pomeriggio. I cavalieri, giunti a Roma presso la Basilica di San Paolo fuori le Mura, dopo il raduno presso il quadriportico, hanno indossato il loro mantello (bianco per i cavalieri e nero per le dame, entrambi con la grande croce di Gerusalemme di colore rosso sul lato sinistro) e, in processione, sono passati dalla Porta Santa. Dopo la sistemazione nella Basilica e il saluto di benvenuto del Cardinale Gran Maestro, hanno partecipato alla Celebrazione della Santa Messa.

Il giorno successivo, mercoledì, si è tenuto lo stesso raduno presso la Basilica di San Giovanni in Laterano: i Cavalieri dell’Ordine hanno effettuato il passaggio guidato dalla Porta Santa e assistito alla Santa Messa.
Nel pomeriggio, presso la Basilica di Santa Maria Maggiore, hanno attraversato la Porta Santa e, con preghiera silenziosa, hanno effettuato un passaggio individuale davanti alla tomba di Papa Francesco (situata nella navata laterale della Basilica), con breve sosta davanti all’Icona mariana della Salus.

Giovedì 23 ottobre, ultimo giorno di pellegrinaggio, ritrovo in Vaticano presso Sant’Uffizio. I Membri dell’Ordine, con il loro mantello, hanno fatto ingresso nell’Aula Paolo VI, per l’udienza con Papa Leone XIV. Il Pontefice, nel suo discorso, ha ringraziato l’Ordine per l’aiuto alle comunità di Terra Santa, in particolare durante il Covid e la guerra, e “per il ruolo di ‘presidio di fede’ nei luoghi in cui è vissuto Gesù. L’aiuto offerto dall’Ordine è impiegato in Terra Santa per il seminario, le scuole, le opere caritative e di assistenza, in progetti umanitari e formativi, l’Università, l’aiuto alle Chiese, con interventi mirati in periodi di maggiore crisi (come negli ultimi anni di guerra).”

Il Santo Padre ha invitato i membri del Santo Sepolcro: “a continuare ad essere ‘presidio di fede’ per chi sosta presso la tomba di Cristo, nella fiducia dell’attesa, nello zelo della carità e nello slancio gioioso della speranza.”

Al termine dell’udienza, i cavalieri si sono trasferiti in processione presso la Basilica di San Pietro, guidati da S.Ema Cardinale Filoni, e hanno attraversato la Porta Santa. A seguire hanno partecipato alla Celebrazione della Santa Messa conclusiva, presieduta dal Cardinale Gran Maestro, ai vescovi e presbiteri appartenenti all’Ordine del Santo Sepolcro.

Il governatore generale sua eccellenza ambasciatore Conte Leonardo Visconti di Modrone, nel suo intervento di saluto, ha espresso, in quattro lingue, i ringraziamenti per gli oltre 3600 Cavalieri, Dame e familiari, provenienti da diversi paesi e convenuti a Roma per il Giubileo dell’Ordine.

Il pellegrinaggio appena concluso dai cavalieri molisani è stato un cammino di fede nel Giubileo della Speranza, alla luce della preghiera semplice a cui i partecipanti si sono affidati: “Signore, fa di me uno strumento della tua Pace”.

Giuseppe Alabastro