TERMOLI-AGNONE. Il folklore molisano passa il testimone. Dopo Termoli, “Città del Folklore 2024”, il titolo della Federazione Italiana Tradizioni Popolari (FITP) approda ufficialmente ad Agnone, che sarà la “Città del Folklore 2025”. Una staffetta ideale che racconta l’anima di una regione piccola ma capace di custodire grandi patrimoni di memoria e identità.
Protagonisti di questo passaggio di testimone due gruppi simbolo: gli ’A Shcaffette di Termoli e i Dragoni del Molise di Agnone. I primi, ambasciatori del mare e delle radici adriatiche, avevano portato il nome del Basso Molise alla ribalta nazionale lo scorso anno. I secondi, con i loro costumi, i suoni e le coreografie legate al fuoco e alla leggenda, rappresentano oggi la continuità e la forza dell’Alto Molise.
La cerimonia di proclamazione, tenutasi al teatro Italo-Argentino di Agnone, è diventata così una celebrazione corale del Molise intero, con il sindaco Daniele Saia e il presidente nazionale FITP Gerardo Bonifati a sancire il passaggio ufficiale del titolo. Presenti anche il prefetto di Isernia Giuseppe Montella, l’assessore alla cultura Michele Castrilli e il tesoriere nazionale FITP Antonio Coriglione, insieme agli studiosi Domenico Meo e Giuseppe De Martino, testimoni di un sapere tramandato di generazione in generazione.
Bonifati ha ricordato come la FITP voglia unire i territori attraverso le tradizioni popolari, riconoscendo in Molise una terra “che non dimentica, ma rinnova il suo racconto ogni anno”. Il sindaco Saia ha parlato di “un titolo che accende orgoglio e responsabilità: custodire il passato per trasformarlo in futuro”.
Nel gesto simbolico dei due gruppi, ’A Shcaffette e I Dragoni del Molise (sul palco l’esibizione anche del gruppo di Isernia), si è riassunto il senso più profondo del folklore: un filo di fuoco che lega comunità diverse sotto la stessa identità. Dal mare alla montagna, dalle danze di Termoli alle fiaccole agnonesi, il Molise intero ha mostrato di essere un’unica grande famiglia culturale.
Un passaggio di fiamma, dunque, che illumina non solo Agnone, ma tutto il territorio: un Molise che danza, canta e racconta sé stesso attraverso la forza viva delle sue tradizioni.
Emanuele Bracone

