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martedì 18 Novembre 2025
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“L’Amerigo Vespucci a Termoli”: custodire la bellezza nella memoria e nel futuro

TERMOLI. Il Cinema Sant’Antonio di Termoli ieri si è trasformato in teatro di emozioni e cultura per la presentazione del nuovo libro fotografico di Stefano Leone, in un evento che ha visto una partecipazione notevolissima, tanto da non riuscire a contenere nei suoi spazi tutti gli accorsi. L’opera, una serie limitata realizzata fuori dai circuiti commerciali, si impone già tra le più originali e preziose dedicate all’Amerigo Vespucci, la nave scuola più bella e celebrata al mondo.

Un volume che nasce da una giornata storica

La genesi di questo “capolavoro” editoriale risale al 6 aprile 2025, data impressa nella memoria collettiva della città: l’Amerigo Vespucci, impegnata nel suo leggendario tour mondiale, ha gettato l’ancora di fronte a Termoli, regalando uno spettacolo indimenticabile a migliaia di molisani e termolesi. L’evento, promosso dalla Marina Militare, dai vertici della nave, dalla Capitaneria di Porto, dall’Anmi e dalla collaborazione di istituzioni locali e nazionali, ha permesso a Stefano Leone di immortalare non solo le emozioni di quella giornata, ma anche storiche e inedite immagini della Vespucci incrociatore, dismessa nel 1928.

Il libro: arte fotografica, storia e grande testimonianza

Il volume di grande formato non celebra solo lo spirito della Vespucci, ma è arricchito da opere create ad hoc dal maestro Francesco Toraldo, offrendo una narrazione visiva che mescola storia, tecnica, tradizioni locali e suggestioni artistiche. Sfogliando le pagine si percepisce un tributo autentico, ricco di fotografie poetiche, potenti e spesso inedite, incastonate tra dipinti, racconti e memorie della Vespucci e del suo passaggio a Termoli. ​

Un tributo corale: musica, recitazione, istituzioni

La serata si è aperta sulle note solenni dell’Inno d’Italia suonato dal Maestro Roberto Di Carlo alla tromba e dalla commuovente intro della fisarmonica di Manuel Petti; il violinista Marco Zurlo e il grande sassofonista Marco Zurzolo hanno arricchito la cornice musicale, regalando momenti di pura intensità artistica.

Le emozioni hanno trovato voce nelle recite degli attori Enrico Lo Verso e Antonella Pacifico, capaci di trasmettere pathos e profondità dalle immagini e dalle pagine. Flavia Soldo ha dato la parola allo stesso Stefano Leone, che ha ripercorso la genesi del libro e il suo significato per la città e per la comunità marinara.

Non sono mancati interventi istituzionali di alto rilievo: l’assessore Michele Cocomazzi ha sottolineato la centralità della cultura come collante sociale e ha espresso gratitudine alle forze che hanno lavorato per l’evento. Il vescovo Claudio Palumbo ha regalato una riflessione spirituale, evocando valori universali e la celebre poesia di Eduardo De Filippo come metafora della navigazione tra le avversità. Il Contrammiraglio Ettore Scalone ha portato il saluto dello Stato Maggiore della Marina, con il direttore marittimo Daniele Giannelli e il comandante della Capitaneria di Porto, Giuseppe Panico, ricordando il ruolo della Vespucci come ambasciatrice della bellezza, della legalità e della pace italiana nel mondo. Il contributo dello storico Antonio D’Ambrosio ha evidenziato come il libro sia molto più di una raccolta fotografica: è testimonianza, identità e memoria tramandata in forma artistica.

In platea il procuratore della Repubblica Elvira Antonelli, il presidente del Consiglio comunale, Annibale Ciarniello, gli assessori Enrico Miele, Paola Cecchi e Mariella Vaino, oltre a rappresentanti di forze dell’ordine e associazioni combattentistiche e d’armi, nonché il mondo associativo.

Il tributo delle Istituzioni: arte, filatelia e Costituzione

L’evento ha ricevuto anche il riconoscimento di Poste Italiane con un Annullo Filatelico Speciale dedicato a “Il Mare La Vita”, collana editoriale ideata da Leone, a suggello di un’iniziativa che custodisce memoria e orgoglio per ogni termolese.

Ogni intervento, musicale, artistico o istituzionale, ha costruito un omaggio corale all’Amerigo Vespucci e alla città di Termoli, segno vivo dell’amore per il mare, della coesione tra comunità e della capacità di custodire la bellezza nella memoria e nel futuro.

Il senso dell’opera: memoria, innovazione, comunità

Il viaggio della Vespucci davanti Termoli diventa paradigma di dialogo tra passato e futuro, mare e terra, umano e collettivo. Il volume di Stefano Leone celebra uno stimolo alla perseveranza — “Non chi comincia ma quel che persevera” — e alla costruzione di nuovi ponti tra generazioni, identità e territorio. Un volume che è già memoria e, insieme, futuro, nello spirito della nave più bella del mondo e della città che l’ha saputa accogliere con affetto, dignità e orgoglio.

Ultim esibizione, in finissage, quella della banda Città di Termoli.