LARINO. Con fede, preghiera e profonda devozione è stata rinnovata la festa liturgica di San Pardo, patrono della città di Larino e di tutta la diocesi.
Il 17 ottobre, giorno della morte del santo protettore, il “dies natalis” – giorno della nascita alla vita eterna – ha richiamato tanti fedeli per condividere un momento molto sentito al termine del settenario di preghiera.
La Santa Messa è stata presieduta dal vescovo, monsignor Claudio Palumbo, insieme al parroco della Concattedrale, don Lino Antonetti.
Una tappa significativa, in questo anno giubilare dedicato alla speranza e con l’anno pastorale appena iniziato, in cui si invita a rimettere al centro Gesù Eucarestia nella sinodalità.
Al termine della celebrazione, con il tradizionale inno di San Pardo, si è svolta la processione lungo le vie del centro storico frentano. Un corteo partecipato in un contesto molto suggestivo, illuminato dalle luci della sera riflesse dal busto argenteo di San Pardo.
Un santo tanto amato che continua a guidare, proteggere e accompagnare la comunità in un giorno speciale che a Larino viene chiamato “San Pardo de Vellegne”, San Pardo di Vendemmia, per auspicare un buon raccolto tra uva e olive e ringraziare per quanto ricevuto.
Prima del rientro in Cattedrale, lo spettacolo pirotecnico offerto dall’associazione Trebbiatori ha chiuso la giornata.
“Viva San Pardo”, pensando già, come un abbraccio di fede, amore e devozione, al mese di maggio.







