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venerdì 14 Novembre 2025
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Il ricordo della maestra Carmela Ciniglio nel gemellaggio tra Colletorto e Bari-Carbonara

COLLETORTO. Vibra forte la voce della memoria a Colletorto per evitare che le tragedie di ieri non vengano dimenticate. Venerdì scorso, 31 ottobre, nel giorno del ricordo, le scuole della IV Circoscrizione Bari Carbonara e le scuole di Colletorto si “abbracciano” tra musica d’insieme, riflessioni, poesia e teatro. Per rafforzare il ricordo dei 27 bambini e della loro maestra, Carmela Ciniglio, morti nel crollo della Jovine di San Giuliano di Puglia il 31 ottobre 2002. “Terre diverse cuori connessi. Colletorto-Carbonara insieme per non dimenticare”.

È il tema dello scambio culturale che da circa vent’anni si svolge tra le due comunità. All’insegna di un’amicizia condivisa con i sentimenti del cuore. All’appuntamento con la “memoria” partecipano puntualmente la Scuola Primaria “Carmela Ciniglio” di Loseto, l’Orchestra dell’Istituto Omnicomprensivo Capriglione e le Scuole Primaria e Secondaria di I Grado di Colletorto. Nel pomeriggio della giornata la Chiesa di San Giovanni Battista è piena di ragazzi, genitori e docenti. C’è tanta gente. In prima fila il parroco don Luigi Mastrodomenico, il sindaco Mimmo Mele, Rocco De Adessis, Grazia Albergo, i rappresentanti della città metropolitana. Tra i presenti il marito della maestra Carmela Ciniglio, i figli Luca e Mario, i parenti, la maestra Rosalba Mucciaccio, sopravvissuta al crollo della Jovine. Il pensiero va alla maestra Maria Giannone e alla collaboratrice Giuseppina Barbieri che non ci sono più. I ricordi di chi ha vissuto quei brutti momenti rimettono in piedi la tristissima esperienza. Qui, in chiesa, tra i tanti momenti di riflessione, la voce del silenzio è forte. Rimanda alle tante note dolenti di una storia dolorosa che ha coinvolto non poche famiglie del luogo. L’abbraccio alla vita e ai suoi colori, dunque, vibra. Intenerisce. Con i suoi messaggi profondi si fa sentire.  Talvolta scuote. Sale in alto con le tante armonie dell’orchestra dell’Istituto Omnicomprensivo.

A scena aperta i musicisti in erba regalano non poche emozioni. Il valore dei ricordi si amplifica. Tocca le stanze dell’io e i cuori delle famiglie. I ragazzi sono bravissimi. Dalle foto si coglie il tono sublime delle tante voci genuine. È la freschezza espressiva che richiama alla vita. Prende forma. Anzi di più. Quando le luci della chiesa si spengono, cresce  una scena teatrale intensa. Inattesa. Protagonisti i ragazzi della scuola media di Colletorto. Le luci dei cellulari, accese nel buio, mentre vanno verso l’altare rendono visibili i moti dell’anima che scuotono tutti noi. La luce accende la speranza con voci corali che entusiasmano. Riapre le finestre del mondo con i ritmi del giorno. Dopo seguono i canti e le recitazioni della Primaria di Colletorto sotto lo sguardo del bel Cristo dormiente. La maestra Ida Ritucci sottolinea l’impegno. Seguono poi i bambini di Loseto per evocare i toni di una nuova stagione intorno all’albero della speranza. La natura offre i segreti di una vita migliore. Possibile. Se si vuole. Regala la gioia utile a tutti noi.

La lezione dei bimbi è efficace. Lascia il segno. Incide. Cresce nella dimensione dell’anima. Invoca la pace e una vita tranquilla che spesso chi comanda non riesce a dare.  Ciò che è accaduto può accadere di nuovo. Lo dimostra la storia. Spesso incapace di porre fine alla guerra che massacra ancora barbaramente tante donne, tanti bambini e persone innocenti. Il monito sembra salire silente ancora più in alto: i bambini non si toccano. Ovunque vanno difesi. Suscita curiosità “Eroi”, la canzone di Fiorella Mannoia, presentata dal preside Roccella, cui si deve l’intestazione della scuola di Loseto alla maestra di Colletorto Carmela Ciniglio. Il testo è corale. Con intensa sensibilità dà voce alla speranza grazie a chi ogni giorno affronta da solo la propria battaglia. “Senza soldi e senza trono”. Gli eroi sono coloro che vivono con dignità. In maniera semplice. In questo caso gli eroi sono coloro che con piccoli gesti, tutti i giorni, tengono in piedi non pochi valori. Per dare senso, in definitiva, alla vita dell’uomo. Senza clamore. Nel segno di una tradizione che si rinnova, alla fine della cerimonia scambio di doni tra le rispettive delegazioni, le scuole e le autorità comunali di Colletorto e Bari Carbonara. Impegnate ad onorare nel tempo i valori del cuore.

Luigi Pizzuto