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giovedì 13 Novembre 2025
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La fiaccolata della memoria illumina il cammino della speranza

SAN GIULIANO DI PUGLIA. Nel silenzio rispettoso di una comunità che non dimentica, San Giuliano di Puglia ha concluso il programma commemorativo del 31 ottobre con una fiaccolata carica di emozione e significato, a conclusione della Giornata della memoria. Ventitré anni dopo il tragico crollo della scuola Francesco Jovine, il paese si è stretto ancora una volta attorno al ricordo delle ventisette piccole vittime e della maestra Carmela, in un rito che unisce dolore e fede, memoria e vita.

Un gesto che accende il cuore

La prima fiaccola è stata accesa in chiesa da Rosalba, accompagnata dalle figlie Michela e Sonia. Ogni anno, una famiglia compie questo gesto simbolico, dando inizio alla fiaccolata che illumina le strade del paese. Le fiaccole si moltiplicano, come segno di condivisione, mentre i nomi dei bambini vengono pronunciati uno a uno, accompagnati dal volo dei palloncini verso il cielo: un momento di profonda contemplazione, come sottolineato da don Costantino e padre Saverio, che hanno guidato la comunità in preghiera.

Un percorso tra memoria e speranza

Il corteo, organizzato dal Comitato Vittime, è partito dal parco sorto sulle macerie della scuola, toccando piazza 31 ottobre, il palazzetto dello sport — dove si è tenuta una riflessione e la recita del Padre Nostro — e infine il cimitero. Ogni tappa è stata vissuta come un passaggio di un cammino interiore, dove il dolore si trasforma in luce, e la fede diventa forza per continuare.

“Con noi per sempre”

La fiaccolata non è solo un rito commemorativo, ma un abbraccio collettivo che rinnova l’impegno a non dimenticare. È il segno di un amore che resiste al tempo, che vive nei cuori di chi resta e di chi custodisce il ricordo come bene più prezioso. È la voce di una comunità che, nel buio della tragedia, ha scelto di accendere la luce della vita.

EB