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mercoledì 19 Novembre 2025
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Una nuova identità musicale per Captain Pellauz: fuori ora “Siamo in Gabbia”

TERMOLI. L’ormai noto nostro amico cantautore termolese Luca Grassia, in arte Captain Pellauz, non finisce più di stupire. Dopo averci proposto brani famosi di richiamo internazionale, da lui riveduti e adattati in dialetto termolese come veri e propri tormentoni estivi, oggi ci sorprende con un suo nuovo singolo tutto cantato e scritto in Italiano.

Si tratta di un brano orecchiabile che affronta temi di strettissima attualità sociale, in particolare i disagi giovanili e situazioni che tutto il mondo sta vivendo. Il titolo del pezzo inedito è “Siamo in Gabbia”.

Ascoltandolo, ci siamo detti: “È arrivato il momento di dare una collocazione artistica a Luca Grassia in arte Captain Pellauz”.

Ecco una nostra personale, e se vogliamo opinabile, recensione sulle sue qualità musicali, vocali e sul personaggio, che fin dalla sua comparsa sulla scena musicale termolese ci è apparso subito un “Animale da Palcoscenico”. Questo è il nostro giudizio dopo aver ascoltato attentamente la sua nuova hit “Siamo in Gabbia”.

Vocals / Timbrica vocale

Possiede una presenza calorosa, con un tono autentico, “da strada”, che si adatta perfettamente a un brano che racconta una condizione di costrizione o limitazione (“siamo in gabbia”).

Mi piace molto l’autenticità della sua voce e la legittimità stilistica che riesce a esprimere. Non è una “superstar vocale” con acuti da manuale, ma è coerente, comunicativa e – cosa fondamentale – credibile per ciò che racconta.

Testo / Contenuto lirico

Il titolo “Siamo in gabbia” è già forte, carico di immagini e significati. La gabbia funziona come metafora della condizione umana: sociale, emotiva, economica, o legata a una realtà locale, come una vita di provincia che sembra ristagnare. Alcune linee del testo passano dall’individuale al collettivo, rafforzando il messaggio: non solo “mi sento prigioniero”, ma “noi siamo prigionieri”, “non ci muoviamo”, “non ci sblocchiamo”.

C’è comunque margine di miglioramento: un testo così potente potrebbe includere immagini nuove, metafore più forti e rischiare di più. In sintesi, il testo è sincero, con buona carica sociale ed emotiva. È un passo importante e dimostra che Luca può muoversi anche oltre le reinterpretazioni in dialetto, puntando su materiale originale con identità propria.

Verdetto critico

Promosso con riserva. Voto simbolico: 7 su 10, perché ci sono basi solide, ma anche margini evidenti di crescita.

Cosa applaudo: autenticità, identità territoriale, coraggio di uscire dal “cover dialetto” per proporre un inedito.
Cosa migliorerei: variabilità vocale, rigore lirico, produzione e arrangiamento per supportare meglio il messaggio.

Buon ascolto con “Siamo in Gabbia”.

Michele Trombetta