CAMPOBASSO. Semplificazione e chiarezza sono le parole d’ordine emerse dal convegno “Decreto Salva Casa e Legge Delega: tra normativa e sentenze”, organizzato dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Campobasso. L’incontro ha messo in luce la necessità di eliminare complessità e incertezze che ancora caratterizzano le norme in materia di edilizia e urbanistica.
“È importante stare al passo con gli aggiornamenti normativi, e urgente avere a disposizione tutti gli strumenti e i piani utili per il governo del territorio e per programmare azioni strategiche di rigenerazione urbana e di sviluppo sostenibile per le nostre comunità – ha spiegato il presidente Alessandro Izzi –. Siamo propositivi e pronti a dialogare e collaborare con la Regione Molise, che ancora non recepisce tutte le novità del decreto Salva Casa e risulta indietro nell’aggiornamento dei piani di governo del territorio”.
I professionisti hanno discusso delle criticità legate al Decreto Salva Casa e alla proposta di legge delega per il nuovo Testo Unico dell’Edilizia, approvata lo scorso 4 dicembre dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministero delle Infrastrutture. Gli interventi hanno evidenziato la necessità di coordinare tutte le norme per semplificare il lavoro dei tecnici, spesso penalizzati dalla burocrazia e dall’incertezza delle regole.
“Con un lavoro capillare su tutto il territorio nazionale e il coinvolgimento dell’intero sistema ordinistico, abbiamo fornito contributi puntuali e migliorativi per il nuovo Testo Unico – ha detto l’architetto Alessandro Panci, Delegato Politiche nazionali dell’Ordine degli Architetti di Roma –. Tra le priorità ci sono la definizione delle competenze tra Stato e Regioni, l’abrogazione delle leggi superate, la modulistica unificata, la digitalizzazione degli Sportelli Unici e la creazione di una piattaforma nazionale per l’inoltro e l’istruttoria delle pratiche edilizie”.
Anche l’architetto Cristiano Guernieri, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Mantova, ha sottolineato l’urgenza di unificare e chiarire le norme. “La difficoltà legislativa di individuare in maniera univoca le norme tecniche comporta incertezza – ha spiegato –. Nei dodici mesi a disposizione per dare il nostro contributo, è necessario tornare a lavorare insieme per portare alla politica un’unica voce”.
Il geometra Salvatore Di Bacco, referente del comitato scientifico dell’Unitel e responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Raiano (Abruzzo), e l’avvocato Livio Lavitola, consulente dell’Ordine degli Architetti di Roma, si sono concentrati sul Decreto Salva Casa.
“Un vero labirinto – ha detto Di Bacco – una procedura complessa e difficile da applicare”. Secondo il tecnico, le misure erano pensate per rimuovere gli ostacoli che bloccano le compravendite immobiliari, ma contengono numerose incongruenze che rallentano l’attività edilizia e creano conflitti tra professionisti.
“La mission del Salva Casa – ha aggiunto l’avvocato Lavitola – era snellire le procedure, ma ha aumentato confusione e responsabilità a carico dei tecnici, senza considerare la giurisprudenza necessaria quando le norme sono poco chiare o frammentate”.
Di Bacco ha inoltre evidenziato il problema del Molise, unica regione che non ha ancora recepito il decreto, lasciando i professionisti in difficoltà nella presentazione delle pratiche. “Le numerose sfumature del decreto lo rendono praticamente inapplicabile su tutto il territorio nazionale”, ha concluso.
L’incontro, moderato dall’architetto Giancarlo Manzo, referente della commissione Urbanistica e Lavori Pubblici dell’Ordine degli Architetti di Campobasso, ha offerto spunti utili per approfondire il primo atto di un processo normativo ancora lungo e complesso.